Didattica

Un calcolo matematico spiega perché i maschi non possono allattare

Non scherzate con la matematica: più si conosce, più si approfondisce e più ci si rende conto della sua importanza strategica e delle sue capacità, insieme alle qualità di performance per spiegare perfino i misteri della natura, come quella per cui i maschi non possono allattare i piccoli pur essendo dotati di regolare mammelle e capezzoli.

Secondo un modello matematico, infatti, pubblicato dai ricercatori dell’Università britannica di York sulla rivista Nature Communications, nei mammiferi l’evoluzione ha fatto sì che l’allattamento spettasse solo alle femmine e non ai maschi per ridurre il rischio di diffusione di microbi pericolosi. 

Spiegano inoltre gli scienziati: “Il latte materno è una sostanza viva e svolge un ruolo chiave nel determinare il microbioma intestinale dei mammiferi, che è un ecosistema complesso di batteri, virus e funghi, insieme al loro materiale genetico.

“Questo ecosistema svolge un ruolo cruciale per la salute, dando protezione contro le malattie, aiutando la digestione del cibo e in molti altri modi ancora che stiamo scoprendo solo ora. Mentre i microbi non sono intrinsecamente dannosi o utili, è la loro presenza e abbondanza che detta la salute generale di questa comunità interna”. 

Per questo motivo, “quando entrambi i genitori sono coinvolti nell’alimentazione, la possibilità che un microbo venga trasmesso e prenda piede in una popolazione è sostanzialmente raddoppiata. Quindi la nostra teoria suggerisce che la selezione contro la trasmissione di microbi dannosi attraverso il latte materno potrebbe essere un’ulteriore pressione selettiva a sfavore dell’allattamento maschile”. 

A questi risultati, viene spiegato su Ansa che riporta la notizia della scoperta, si è arrivati grazie proprio alla matematica che ha dimostrato il vantaggio di essere allattati da un solo genitore invece che da entrambi. 

Dunque, quando il prof di matematica entra in classe, ha ben argomenti a suo favore per fare apprezzare la materia, mentre può trovare affinità didattica col prof di scienze o di biologia, perché, sempre questi scienziati avrebbero  scoperto che è la logica dell’evoluzione a spiegare perché sia stata scelta la figura materna e non quella paterna. Bisogna infatti considerare che “già la gravidanza e il parto implicano un’inevitabile trasmissione di microbi dalla madre al nascituro: con l’allattamento materno il rischio rimane pressoché stabile, mentre se fosse possibile l’allattamento paterno il rischio aumenterebbe ulteriormente”.

In particolare, negli esseri umani il “Dna mitocondriale viene trasmesso esclusivamente dalla madre. Questo meccanismo funge da filtro naturale, perché mantiene l’integrità genetica sopprimendo la proliferazione di mutazioni dannose.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Legge di Bilancio, per Cisl risponde alle urgenze ma su scuola e blocco parziale del turnover Pa non ci siamo. Altri sindacati più perplessi

La Legge di bilancio 2025 approvata dal Governo contiene disposizioni apprezzabili, come l’innalzamento della soglia…

05/11/2024

Il trattamento economico del personale della scuola è ormai ai minimi storici

Anche oggi, come faccio da ormai molto tempo, mi è capitato di leggere un vostro…

04/11/2024

Paolo Sorrentino: “I ragazzi di oggi sono migliori, sono estremamente intelligenti e colti”

Il regista napoletano Paolo Sorrentino, che ha diretto il film "Parthenope", al momento nelle sale…

04/11/2024

Cos’è l’ascolto attivo scuola? Come stimolare il cervello degli studenti? Il webinar della Tecnica della Scuola

L'ascolto attivo a scuola è una pratica che incoraggia gli studenti a partecipare in modo…

04/11/2024