Salve, sono un insegnante di Geografia (A021) abilitato con il primo TFA, giovedì prossimo io e altri 180 colleghi (in Lombardia) affronteremo lo scritto del cosiddetto “concorso truffa”, a cui aggiungei anche il termine “farsa”. Sì, siamo davvero alla farsa. A 4 giorni dalla prova ancora non conosciamo tutta la commissione. Un mese fa è stato pubblicato il nome del presidente ma il resto dei componenti rimane sconosciuto, come del resto rimangono ignote le griglie di valutazione e il peso che le due domande di lingua avranno sulla valutazione complessiva. Incuriosito sono andato a vedere la composizione della commissione che valuterà i colleghi di Geografia nella regione valle D’Aosta. Bene, scopro che il presidente di commissione è un dirigente scolastico e i commissari (due per la geografia) sono un docente di ruolo di scuola secondaria di secondo grado ed un docente di ruolo di scuola secondaria di primo grado!!!
Sì, un docente delle scuole medie deve giudicare me ed altri colleghi che da anni insegniamo nelle superiori. Mi domando: quale è il grado di conoscenze (moderne) psicopedagogiche, metodologiche, valutative e disciplinari che ha un insegnante delle scuole medie (e forse anche delle superiori) se non è stato “bombardato” come è successo a noi del TFA e anche (presumo) a quelli del PAS.
Mi chiedo: cosa conosce delle nuove metodologie didattiche nell’epoca dei nativi digitali, cosa sa di psico-pedagogia ecc…? mi permetto di affermare ciò alla luce dell’esperienza di tirocinio con il TFA.
Che ora racconto. Nel 2013 il tirocinio in classe l’avevo effettuato con una collega di geografia (tutor) all’epoca prossima alla pensione (ha lasciato la scuola nel 2015). Quando seguivo le sue lezioni in classe io ero sbalordito dalla metodologia che ella adottava (lezione frontale e qualche volta lettura di un articolo di giornale e poi tanto bla..bla…). Notavo i ragazzi annoiati, svogliati che non vedevano l’ora di terminare la lezione. Allora ho chiesto alla stessa se potevo trattare io il medesimo argomento con le metodologie che ci erano state insegnate nei primi mesi del TFA, usando le strategie (cooperative learning) e gli strumenti didattici più moderni (Lim, internet, mappe concettuali, power point, questionari e via dicendo). I ragazzi avevano subito risposto positivamente, la lezione era un divertimento per loro e per me che la conducevo, tanto che nei giorni successivi molti di essi mi avevano fermato nei corridoi della scuola chiedendomi se avessi potuto fare altre ore per altri argomenti (nelle quarte classi e soprattutto nelle quinte visto che avevano l’esame di stato).
La stessa collega tutor era poi venuta nelle mie classi (ne avevo 6, tra cui 2 quinte ex Igea ed ex ERICA) dove ovviamente mi sentivo più a mio agio e qui lei stessa aveva avuto modo di verificare come applicavo le metodologie, come mettevo in atto le strategie più adatte alla tipologia di classe. La stessa collega era tutor anche di un’altra tieffina la quale esprimeva lo stesso sbalordimento mio quando entrava nelle classi della tutor per seguire le sue lezioni. Morale della favola: a fine tirocinio la collega tutor ci ha riempito di complimenti e, testuali parole “ho imparato tante cose da voi (non di geografia), che non immaginavo e a fine carriera scolastica, mi rendo conto che l’insegnante di una volta non è più adatto ai tempi moderni”. Volete sapere di più? A me e alla mia collega ha fatto un regalo!!!!
Ma come? noi avremmo dovuto farle un regalo perchè è stata la nostra tutor ed invece lei ha fatto un regalo a noi.
Motivazione? Quanto su detto: ha imparato da noi così tanto….ecc….ecc… e la cosa stupefacente che l’anno successivo, il 2014, la vedevamo in sala insegnanti intenta a preparare power point, a cercare questionari da proporre in classe e continuava ancora a ringraziarci per quanto le avevamo trasmesso in entusiasmo, novità ed esperienza.Detto ciò mi chiedo e chiedo a chi di competenza, se è lecito dubitare della preparazione dei commissari, soprattutto se questi sono di scuole di ordine e grado inferiore.
Docenti che dovranno giudicare chi ha seguito dei percorsi universitari che veramente formano gli insegnati del futuro. Insomma quelli del passato che dovranno giudicare quelli del futuro…. come dire: UN PILOTA DI UN CARRETTO CHE DEVE GIUDICARE UN PILOTA DI FORMULA UNO SULLE STRATEGIE DI GUIDA, SUGLI STRUMENTI TECNOLOGICI CHE UTILIZZA ED ALTRO ANCORA…Riflettete gente….riflettete.