Mancano quattro mesi abbondanti alla Marcia della Pace Perugia-Assisi, ma gli organizzatori sono già alle prese con l’organizzazione dell’evento nazionale e non, che quest’anno compie 50 anni. Per l’occasione, le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani hanno deciso di recuperare un elemento della propria tradizione ‘pacifista’ lanciando il concorso grafico “Io manifesto la pace”. La gara prevede, in pratica, la realizzazione del poster della Pace 2011.
Il concorso è aperto a tutti. Si può partecipare inviando la propria proposta grafica – coerente con la storia e i valori delle Acli – all’indirizzo [email protected]. Il termine ultimo per la consegna delle opere è fissato al 15 giugno. I poster migliori saranno scelti da una giuria composta da responsabili Acli ed esperti di grafica e comunicazione. Il vincitore sarà proclamato il 30 giugno tramite votazione on-line delle opere selezionate.
Ai vincitori verrà assegnato il pernottamento per due persone ad Assisi in occasione della Marcia della Pace, il 25 settembre prossimo. Oltre all’abbonamento annuale alle riviste “Internazionale”, “Valori”, “Mosaico di Pace”. Il regolamento del concorso, promosso dal dipartimento Pace e stili di vita e dalla ong delle Acli, Ipsia, è pubblicato sul sito www.rel-azionidipace.it
Per le Acli quella di bandire un concorso grafico non è una novità assoluta. Anzi negli anni Settanta ed Ottanta, segnati dalla guerra fredda, la corsa agli armamenti, dittature e regimi violenti, le Acli pubblicavano un poster ogni anno, in coincidenza con la Giornata mondiale della Pace, per ribadire il proprio pacifismo e promuovere la cultura del dialogo e della non violenza. “Sono passati tanti anni – ricorda Alfredo Cucciniello, responsabile nazionale del dipartimento Pace delle Acli – ma il mondo è ancora attraversato da venti di guerra e violenza, sempre più vicini ai nostri confini. Tra fanatismi da una parte e bombe ‘intelligenti’ dall’altra, abbiamo bisogno urgente di ritrovare azioni, parole e anche immagini per dire e raccontare la pace, a partire dalle giovani generazioni”.