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Un diploma al costo massimo di 15 mila euro, tutto compreso, in Campania

A Poggiomarino, nel Napoletano, scrive Lettera 43, c’era l’istituto Settembrini, si sono diplomati addirittura Rosetta Cutolo, la sorella del feroce capoclan Raffaele, capo e fondatore della Nuova camorra organizzata, ed Ernesto Bardellino, fratello di Antonio, primo vero grande capo dei Casalesi.
In Campania esistono istituti in cui il ‘pezzo di carta’ può costare dai 3 ai 15 mila euro, pagabili addirittura in una ventina di comode rate anche con bollettino postale. Si tratta di istituti paritari, ma solo sulla carta, perché gli esami in realtà non iniziano mai.
A svelarlo sono state le inchieste della guardia di finanza di Torre Annunziata che hanno portato alla luce il sistema messo in atto tra l’area vesuviana e l’hinterland Sud di Napoli.
Da quanto svelato dagli inquirenti, c’è bisogno di un livello avanzato di organizzazione, scrive sempre Lettera 43, e ovviamente di omertà: tutti devono sapere, ma nessuno deve parlare.
Uno degli stratagemmi più ingegnosi ideati dai titolari delle scuole che forniscono diplomi a pagamento è quello delle false residenze.
A questo punto si crea un falso certificato, da cui emerge che lo studente vive in affitto nelle vicinanze della scuola. E anche in questo caso c’è da fare soldi: si tratta di un vero e proprio mercato nero dove, per 200-300 euro al mese, c’è chi vende il finto posto in casa mettendo lo studente al sicuro da eventuali inchieste da parte del provveditorato.
Spesso, però, la frequenza è sostituita con un paio di ore di lezione al mese, mentre ci sono pure casi in cui lo studente deve solo presentarsi il giorno dell’esame.
Per chi invece deve fare qualche presenza, non ci sono tuttavia problemi e gli stessi professori disertano le lezioni.
Le inchieste hanno svelato che tra i diplomifici ci sono l’istituto Achille Lauro di Torre Annunziata e il Luca Pacioli di Nola.
Teresa P., insegnante di Diritto ed economia, ha rivelato alla procura di Torre Annunziata che il ruolo dei docenti era in realtà quello di mero esecutore di ordini impartiti dai titolari degli istituti. L’unica utilità “nell’insegnare in quelle scuole è quella di maturare il punteggio necessario all’aggiornamento della graduatoria provinciale”.
Ma c’è anche chi si è diplomato a sua insaputa: “Non mi sono mai iscritto all’anno scolastico in corso, è stata una loro iniziativa, come è stata una loro iniziativa iscrivermi al nautico avendo all’epoca espressamente richiesto di conseguire il diploma in ragioneria”.

Pasquale Almirante

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