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Un diplomato su 4 è ripetente

In Italia ogni quattro studenti che conseguono la maturità ve ne è almeno uno ripetente. Lo sostiene l’Istat, al termine di una indagine, presentata nei giorni scorsi, sui percorsi di studio e di lavoro di tutti i diplomati di scuola secondaria superiore nel 2001: ebbene, tra questi risulta che il 23,5% è stato almeno per una volta ripetente e il 27% ha più di 19 anni. Inoltre il 7% si è trasferito da un tipo di scuola a un altro.
I più irregolari, ma non è una novità, sono gli studenti provenienti dagli istituti tecnici e professionali: in particolare diplomati degli istituti tecnici fanno risultare un tasso di ripetenti superiore alla media generale di oltre 7 punti, mentre la quota più alta di chi si diploma dopo i 19 anni si registra tra i diplomati degli istituti professionali (39,2 %).
Tra i ragazzi che provengono dagli studi liceali si rileva, invece, sia la quota minima di ripetenti (13,3 %) sia il più alto tasso di regolarità rispetto alla durata degli studi (l’87,5 % ha conseguito il titolo entro i 19 anni). L’Istat conferma anche la maggiore predisposizione e assiduità verso lo studio da parte delle ragazze: tra i coetanei maschi, la quota di ripetenti è pari al 31,1 per cento, mentre sul fronte “rosa” è inferiore di oltre il 16%. Per quanto riguarda i trasferimenti da un tipo di scuola ad un altro, i più frequenti riguardano gli studenti iscritti inizialmente ai licei: di questi, quasi il 10 % cambia corso di studi, con circa la metà che si indirizza verso l’istruzione tecnica.
Per quel che riguarda invece l’analisi del voto conseguito all’esame finale, emerge una presenza di studenti più motivati e impegnati nei cicli liceali: il 30,6 % di chi consegue il diploma nei licei lo fa con una votazione pari o superiore a 90/100, mentre raggiungono gli stessi standard valutativi rispettivamente soltanto il 13,2 % ed il 16,2 % dei diplomati negli istituti professionali e in quelli tecnici. E le migliori performance femminili si confermano anche al momento della maturità: le studentesse, infatti, ottengono valutazioni complessivamente più alte: oltre il 26% fa registrare un voto di diploma compreso tra 90/100 e 100/100, mentre i maschi che si diplomano con voti tra i 90 e i 100 si fermano ad appena il 15,4%. All’opposto, i maschi si contraddistinguono per la votazione inferiore a 70/100: il 41,2 % rispetto al 27,4 % delle coetanee.
Alessandro Giuliani

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