Quando si tratta di protestare per rivendicare i propri diritti, i Francesi non scherzano. Lo abbiamo visto in varie occasioni, ultima in ordine di tempo lo sciopero contro l’innalzamento dell’età pensionabile a 64 anni che ha messo a ferro e a fuoco Parigi e tanti altri agglomerati metropolitani.
Anche sul versante scuola, i genitori sono sul piede di guerra per reclamare un diritto basilare: #onveutdesprofs, vogliamo i professori. Lo esprime chiaramente il nome che si è voluto dare un collettivo di genitori che chiama tutti gli altri alla riscossa per pretendere che tutte le ore siano coperte, che i docenti siano sempre sostituiti da un supplente anche per le assenze di brevissima durata. E invitano i genitori degli alunni interessati – quelli, cioè, che per un motivo o per un altro non hanno beneficiato di regolari lezioni per l’assenza di un loro docente non sostituito – a chiedere un indennizzo allo Stato.
I risultati non si sono fatti attendere: come già accaduto durante l’anno scolastico 2021-22, lo scorso 22 maggio è stata avviata una sorta di class action dei genitori che, tramite un legale, hanno provveduto a contabilizzare le ore complessive di assenza dei professori
Intervistata dal quotidiano parigino Le Monde, l’avvocata che assiste l’associazione ha dichiarato che, in linea di principio, i genitori possono chiedere un indennizzo di 10 euro per ogni ora di lezione persa alle media o al liceo e 50 ore per ogni ora non svolta alle materne ed elementari. A questo vanno aggiunti 500 euro a titolo di risarcimento per danni morali e materiali: aver dovuto, per esempio, fare ricorso a lezioni private per colmare le lacune provocate dalle assenze dei docenti curriculari.
L’obiettivo di questa azione – continua la legale – non è ovviamente di tipo economico. Tende, piuttosto, a scuotere il Governo affinché trovi delle soluzioni a un problema che colpisce moltissime famiglie su tutto il territorio nazionale.
L’anno scorso, oltre 1500 cause sono state iscritte a ruolo in vari tribunali amministrativi del Paese, ma ancora non se ne conosce l’esito.
Di soluzioni ha parlato in questi giorni il ministro dell’Educazione Nazionale che ha sottolineato come il Governo abbia allo studio un piano che prevede un incentivo fino a 500 euro al mese in più ai docenti che si impegneranno a svolgere un pacchetto di ore aggiuntive per coprire eventuali colleghi assenti.
Anche il Presidente della Repubblica è intervenuto, a testimonianza del fatto che il problema è molto sentito dalle famiglie e dagli alunni: intervistato, a marzo scorso, durante una trasmissione televisiva, Macron ha dichiarato che l’obiettivo, a partire dal prossimo anno scolastico, sarà quello di sostituire in tempo reale tutti i professori assenti.
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