Roberto Ronchi e Mara Corradi hanno realizzato il documentario “La scuola a casa”, che vuole essere una forte testimonianza per provare a rispondere alla domanda cosa è successo alla scuola durante il lockdown. I due registi narrano l’esperienza umana e educativa, partendo dal quartiere Bovisa, alla periferia di Milano. Il progetto di Ronchi, regista e cameraman, e Corradi, giornalista, è stato realizzato anche grazie ad una campagna di crowdfunding, per potere finanziare la musica e la grafica insieme ai sottotitoli in cinese e in arabo, le lingue più parlate dalle famiglie immigrate nel quartiere milanese della Bovisa.
Il documentario, che dura 60 minuti, prodotto da Immagica Film in collaborazione con Video Farm, racconta, attraverso una serie di interviste ai bambini, ai genitori, agli insegnanti e al personale scolastico, in tutto 25 persone, i giorni della pandemia a partire da febbraio scorso. Dalle parole, dicono gli autori del reportage, emergono temi come l’integrazione, l’inclusione sociale, la relazione tra l’educazione e la sanità pubblica.
“La scuola a casa” è anche la voce di chi, nel mondo della scuola, ha cercato un modo per far fronte al dramma della chiusura e dell’isolamento utilizzando la collaborazione, la comprensione e il dialogo: perse le sue mura e frammentata nelle abitazioni delle famiglie, la scuola ha trovato una propria ragion d’essere ed è riuscita a diventare un nuovo punto di riferimento, raccontano i registi.
La storia comincia con l’incredulità verso gli eventi che hanno portato alla pandemia, arrivando alla presa di coscienza di tutte le difficoltà, per raggiungere l’azione e la messa in pratica della didattica a distanza, per giungere infine alla scoperta di una “salvezza” possibile solo nella collaborazione. La scuola primaria protagonista del documentario diventa nel racconto di “La scuola a casa” un piccolo esempio di società, la casa come nuovo spazio in cui accogliere l’educazione.
Gli autori non entrano nel controverso dibattito sulla riapertura delle scuole, ma si concentrano su un caso concreto, raccontando di chi ha portato avanti la didattica e l’educazione giorno dopo giorno, nonostante le limitazioni e le difficoltà. Gli insegnanti, il personale scolastico e le famiglie hanno trovato un modo per continuare a fare scuola ed essere comunità tra le mura di casa.
Questo film vuole essere un piccolo “manuale” di sopravvivenza da quella che è stata definita la guerra del nostro tempo, la pandemia da Coronavirus, ma anche dalle tante piccole e grandi battaglie del quotidiano. Oggi che ci siamo scoperti tutti più deboli e fragili, vedere che la scuola sa resistere e trovare nuovi modi di esprimersi nelle case delle persone, lascia un messaggio di grande speranza, così commentano ancora Corradi e Ronchi.
Per saperne di più
https://www.produzionidalbasso.com/project/la-scuola-a-casa/
https://www.facebook.com/lascuolaacasadoc
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