In Italia c’è in media almeno un caso di bullismo al giorno: lo dice Telefono Azzurro in base alle segnalazioni relative al 2017.
Sono infatti il 10% le richieste di aiuto rivolte all’associazione che riguardano episodi di bullismo e cyberbullismo.
Di queste il 46% proviene dal Nord Italia, seguono il Sud e le Isole con il 31% e il Centro con il 23%.
Il 72% degli intervistati racconta inoltre che se il bullismo fa paura il cyberbullismo è più pericoloso, per via del timore legato alla diffusione di foto intime e video a sfondo sessuale.
Per quanto riguarda invece le aggressioni di studenti nei confronti dei propri professori, secondo il sondaggio di Skuola.net, il fenomeno è meno grave di quanto si percepisca.
Solo il 7% dei ragazzi, infatti, dice di aver assistito a uno scatto d’ira di un proprio compagno che aveva come bersaglio il docente di turno. Stiamo parlando di poco più di 1 studente su 20. E, nella maggior parte dei casi, si tratta di aggressioni verbali: il 55% degli intervistati riporta che il coetaneo si è ‘limitato’ a insulti e improperi.
Davanti al bullo il problema, semmai, è l’atteggiamento della classe. Perché, quando accadono cose del genere, gli altri studenti non intervengono. Anzi, contribuiscono a far diventare virale la scena, tra chi frequenta la scuola (e non solo), mentre nessuno ha difeso l’insegnante. Secondo il 16%, c’è stato chi ha preso addirittura le parti del compagno. Appena 1 su 5 – il 21% – conferma che c’è stato almeno il tentativo di placare gli animi.
Altro dato interessante: quasi 1 ragazzo su 10 dice che più di un genitore ha offeso un docente per il trattamento riservato al figlio (qualcuno ha persino alzato le mani).
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