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Un elettroshock

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Per l’ex ministro dell’istruzione, Luigi Berlinguer, la riforma della scuola proposta dal presidente Matteo Renzi “è un’idea straordinaria e coraggiosa, l’Italia è un Paese fermo che arretra e il presidente del Consiglio ha deciso di trattarlo con l’elettroschock e io sono convinto che non c’era altra strada”.

“Si tratta di una novità radicale che propone un cambiamento profondo della scuola italiana che è stata una grande scuola ma che ora è invecchiata e non può continuare così com’è. Questa proposta va sostenuta perché arrivi a risultati concreti”.

“Naturalmente non tutte le ciambelle escono con il buco, non c’è novità nella storia dell’uomo che non abbia anche aspetti non positivi ma quelli che vengono considerati tali devono essere affrontati, non per fermare il processo di cambiamento ma per proporre correzioni. Si parla di scuola aperta, moderna, elastica e flessibile in cui la centralità è affidata all’apprendimento dei discenti che diventano i protagonisti della costruzione di sé stessi”.

Per Roberto Vecchioni, cantante ma anche docente,”la scuola è la base assoluta della cultura”.

“Sulla scuola si stanno proponendo cose nuove e importanti, la scuola è la base assoluta della cultura, del vivere e del progredire di una società. Ai giovani bisogna dare stimoli e speranze. Io tutta la mia vita mi sono battuto affinché i giovani avessero una prospettiva, un tempo in cui decidere, un tempo in cui stabilire le loro opinioni. La storia d’Italia è fatta di drammatiche mancanze e una di queste è l’incapacità di capire i giovani: l’Italia è sempre stato un Paese di vecchi”.

Insieme all’antropologo Marco Aime,  Vecchioni ha dialogato con il pubblico attraverso le parole e la musica delle sue canzoni. La cultura e il sapere, ha sottolineato Marco Aime, parlando delle criticità dell’università italiana sono basilari per la crescita e  “sarebbe facile chiedere più fondi ma non è la sola cosa, oggi manca una profonda riflessione su che cosa serve oggi alla società e quale tipo di scuola a tutti i livelli università compresa serve alla società di oggi”