Un Ente Locale come può ottenere finanziamenti statali da utilizzare per l’edilizia scolastica?

La Legge di Stabilità 2016, approvata dal Parlamento il 22 dicembre 2015, ha destinato nuove risorse all’edilizia scolastica. Il comma 754 assegna un contributo in favore delle Province e delle Città metropolitane delle Regioni a statuto ordinario finalizzato al finanziamento delle spese connesse alle funzioni relative alla viabilità e all’edilizia scolastica pari a:

  • 495 milioni di euro per l’anno 2016,

  • 470 milioni per ciascuno degli anni dal 2017 al 2020,

  • 400 milioni di euro annui a decorrere dal 2021.

Fatta questa premessa è utile sapere che usualmente le risorse finanziarie necessarie a svolgere interventi di edilizia scolastica devono essere reperite nei bilanci degli Enti Locali, Comuni e Province/Città Metropolitane, che possono impiegare risorse proprie ovvero risorse che sono loro trasferite dalle Regioni o direttamente dallo Stato medianti programmi straordinari quali ad esempio: l’operazione “ Decreti Mutui”, il contributo dell’ “otto per mille”, il “Fondo straordinario per interventi di adeguamento strutturale ed antisismico”. Gli Enti possono avvalersi anche dei finanziamenti europei: i “programmi comunitari dei fondi strutturali” e il “Fondo sviluppo e coesione”. Indipendentemente dalla fonte di finanziamento, è sempre l’Ente locale proprietario dell’immobile che dovrà occuparsi della gara di appalto per lavori, servizi o forniture, curando il procedimento amministrativo e decisionale, dalla fase di progettazione fino a quella di acquisto degli arredi.

Aldo Domenico Ficara

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