La Direzione Generale della Commissione Europea per l’Istruzione e la Cultura sta svolgendo infatti un sondaggio tra gli insegnanti in tutta l’Europa per acquisire dati sulla loro disponibilità trasferirsi per periodi medio-lunghi in altri Paesi con finalità formative a tutto tondo. Si tratta della prima iniziativa realizzata in questa direzione e con un target molto ampio. Inoltre, e’ uno tra i pochi segnali di investimento culturale ed economico sulla scuola. Collegandosi al link http://uk.ecorys.com/mobilitysurvey, basterà selezionare la lingua e rispondere alle domande. L’obiettivo del sondaggio e’ verificare la fattibilità di programmi di mobilità superiori alle sei settimane per gli insegnanti.
Finora, infatti, i progetti europei che hanno permesso agli insegnanti di effettuare visite, scambi, esperienze di formazione, sono state molto piu’ limitate nel tempo. Si tratta di progetti ormai noti anche ai non addetti ai lavori e che portano il nome di filosofi del passato come Comenius e Grundtvig. I risultati positivi in termini di ricaduta professionale e il numero sempre crescente di adesione ai programmi dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ANSAS) ex INDIRE del MIUR, testimoniano una forte esigenza da parte dei docenti italiani e dei loro colleghi europei a spostarsi per fare esperienza, incontrarsi e scambiare punti di vista. Il sondaggio sarà online per tutto il mese di luglio. Sarà interessante seguire gli esiti della rilevazione e soprattutto monitorare le decisioni della Commissione europea in questo ambito. (da Dire.it)
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