Come ci rapportiamo con l’ambiente? Che tipo di fonti energetiche adottiamo? Conosciamo le risorse fondamentali del pianeta e quali sono le modalità per uno sviluppo realmente sostenibile? A queste domande cercheranno di rispondere dal 14 al 20 gennaio decine di scienziati, filosofi, economisti, politologi e politici internazionali presenti alla terza edizione del Festival delle Scienze di Roma, in programma all’Auditorium Città della Musica.
L’iniziativa quest’anno avrà come tema la “CoScienza Globale”, con particolare attenzione proprio alle possibilità di costruire una scienza planetaria, senza confini geopolitici precostituiti, che intenda fare da stimolo ad una riflessione consapevole sul ruolo della ricerca nei problemi chiave dell’umanità. Molto attesi si prevedono gli interventi e le riflessioni sui conflitti per le risorse primarie come l’acqua e il cibo alla ricerca di fonti di energia adeguate a uno sviluppo sostenibile, dalle opportunità e i rischi dell’utilizzo delle biotecnologie alimentari all’estinzione crescente della diversità biologica e culturale del pianeta.
Al pari delle altre edizioni, l’appuntamento (che verrà aperto da un intervento dell’ex ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer) costituisce un’importante occasione di aggiornamento per insegnanti e studenti dell’area della formazione scientifica, ma anche di tutte le tante materie connesse. Più attenzione, si sono ripromessi quest’anno gli organizzatori, verrà data ai relatori del mondo asiatico, del Medio Oriente, dell’America Latina e dell’Africa: “voci” troppo spesso isolate anche se autorevoli e meritevoli di attenzione.
L’appuntamento (che verrà seguito quotidianamente da Radio3 Scienza, il quotidiano scientifico di Radio3 Rai) si colloca anche “in perfetta convergenza di intenti – ricordano gli organizzatori – con l’Anno internazionale del Pianeta terra, proclamato dalle Nazioni unite per dimostrare gli straordinari risultati ottenuti negli ultimi anni dalle Scienze della Terra e spingere amministratori e politici ad applicare le conoscenze tecnico-scientifiche acquisite per favorire uno sviluppo concretamente sostenibile”.