Dal Nord al Sud della penisola sono migliaia i ragazzi che hanno assistito, sempre con viva partecipazione, alla proiezione della pellicola per poi fermarsi a discutere con il regista, e rivolgergli domande che spaziano dall’approfondimento storico e culturale ad informazioni di carattere tecnico.
Un film che, tratto dalla novella di Giovanni Verga, si arricchisce con il contributo di opere letterarie di altri autori come Luigi Capuana e Federico De Roberto.
Una pellicola che offre diversi spunti didattici come:
– la storia delle miniere dall’epoca romana ai giorni nostri;
– dove si trovano le miniere oggi. Quale ruolo hanno nelle varie economie degli Stati. Che cosa si estrae e con quali metodi. Quante persone vi lavorano. Quali sono le miniere dove vengono impiegati i bambini e perché;
– quali sono le caratteristiche dei minerali che vengono estratti. I processi di raffinazione. Il loro impiego nelle industrie e nella vita di ognuno di noi;
– le miniere a cielo aperto e le miniere del sottosuolo;
– le discariche di immondizia delle grandi metropoli del terzo mondo possono essere considerate come delle miniere?
Argomenti validi anche per fare sapere ai giovani che esiste un “mondo bambino” che è altro rispetto alla “serena”, e troppo spesso omologata, realtà occidentale. Un “terzo mondo” che vede bambini sfruttati, maltrattanti, ed anche abbrutiti da quella necessità di tutto, dal mangiare agli affetti, che toglie agli uomini determinati valori, come quello della dignità.
I giovani che partecipano alla visione del film sanno che il loro contributo economico sarà utilizzato per finanziare un grosso progetto: liberare dalla schiavitù migliaia di bambini, in Bolivia, nella regione del Potosì.
Un film, comunque, che ha anche altre valenze culturali indirizzate verso il recupero della memoria storica. Acquisizione che spazia dalla conoscenza del patrimonio linguistico siciliano, oggi in declino, alla presa di coscienza di realtà sociali, come quelle delle miniere che, anche se ci appaiano lontanissime, sono invece storia recente. Le miniere hanno funzionato in Sicilia fino agli anni 60-70 del secolo scorso.
Una conoscenza che andrebbe approfondita anche in quei paesi dove la realtà mineraria ha visto la sofferenza di tanti “carusi”, mai diventati grandi a causa delle malattie polmonari che ne accorciavano la vita.
Chi volesse aderire al progetto può farlo collegandosi al sito http://www.rossomalpelofilm.it/