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Un “gioco” da ripetere tutti gli anni: entusiasmo e partecipazione dei ragazzi

"La giornata del gioco del 18 maggio non deve rimanere un episodio, ma diventare una parte del quotidiano durante il quale i ragazzi possano condividere liberamente spazi comuni importanti per la loro crescita come i cortili, i parchi, le scuole e le piazze". Così Walter Veltroni ha voluto commentare "La giornata del gioco", avanzata dal Consiglio dei Bambini di Roma e contraddistinta dall’entusiasmo e dalla partecipazione dei ragazzi. Molte le strade della capitale coinvolte nell’evento, che alla luce del successo ottenuto si ripeterà tutti gli anni: oltre alle 19 piazze in festa nella mattina e ai 6 grandi spazi-divertimento nel pomeriggio, hanno aderito all’iniziativa centri commerciali, teatri, cinema, musei, ludoteche, biblioteche, cortili e punti verdi dell’infanzia. Presenti anche bande musicali e battelli sul Tevere.
Coinvolto anche del Bioparco, dove si è riunita la giunta comunale e 14 bimbi-cuochi hanno preparato il pranzo, il LunEur, il parco-giochi di Roma, il museo dei bambini Explora e l’Auditorium, il nuovo parco romano della musica, dove è stata allestita una discoteca. Alla giornata del gioco hanno aderito inoltre "Cartoon Network" e "Boomerang", i programmi per bambini di Sky Tv, attraverso la visione di cartoni animati a piazza Farnese; in via dei Fori Imperiali si sono allestiti trampolini e scivoli; in via Tiburtina gli organizzatori hanno dato vita a laboratori manuali, con il coinvolgimento di bambini ed anziani; in viale Rugantino, in periferia, si sono costruiti giocattoli, mentre alla Garbatella si è giocato ai tradizionali mosca cieca e campana; lungo la strada più grande dell’Eur, in viale Europa, hanno sfilato clown ed equilibristi professionisti; al Circo Massimo, dimostrazioni ed esibizioni di calcetto e pallavolo.
Alcuni dottori, appartenenti all’associazione "Sorridi in ospedale", si sono vestiti da clown e dall’ospedale San Camillo un collegamento web cam ha messo in collegamento i piccoli pazienti con il sindaco. Significativa la scena che ha visto alcune detenute del carcere di Rebibbia uscire in permesso per accompagnare i figli a scuola e alle feste in piazza nel pomeriggio. Grande seguito si è avuto nella piazza antistante Castel Sant’Angelo, dove l’associazione culturale Grv Italia ha curato una dimostrazione di gioco di ruolo "dal vivo", cioè in costume, nella quale i partecipanti hanno potuto "vestire" i panni di un personaggio (cavaliere o mercante, nobile o plebeo), del Medio Evo. Giochi di ruolo si sono organizzati anche all’Università "La Sapienza", nelle Facoltà di Scienze della Comunicazione e di Studi Orientali, a cura dell’associazione culturale Reindeer Corporation – Club TreEmme Roma. Significativo il pensiero in proposito del professor Luca Giuliano, associato di Sociologia, docente di "Strategie di narrazione ipertestuale" ed autore di diversi saggi e studi su questa particolare forma ludica: "chi partecipa a un gioco di ruolo – spiega Giuliano – racconta e crea, interagendo e discutendo con gli altri giocatori, una storia, in cui ricopre, proprio come in un romanzo o in un film, il ruolo di uno dei protagonisti, un po’ come gli astronauti in una missione spaziale, i cow-boy a Fort Apache e cavalieri ai tempi delle Crociate. Non vi sono vincitori o perdenti: lo scopo del gioco è creare una narrazione condivisa in un’opera aperta a tante conclusioni diverse. I giochi di ruolo rappresentano poi un’attività ludica strettamente connessa al mondo del teatro, per l’interpretazione della parte che si è scelta, ma anche alla letteratura, da cui spesso traggono spunti o ispirazione: si pensi, ad esempio, alla trilogia de "Il Signore degli Anelli", di Tolkien".
Entusiasta, per come è andata, Francesco Tonucci, tra i promotori dell’evento: "le città d’ora in poi si dovrebbero attrezzare per trasformarsi in parchi di divertimento e garantire così benessere permanente ai propri ragazzi". La giornata si è conclusa la sera con la riproposizione, sulla piazza del Campidoglio, del gioco "Affari tuoi", condotto da Paolo Bonolis: dai pacchi non sono però usciti gli euro o le lire del "vecchio conio", ma tante sorprese. Poi musica, fuochi d’artificio e un arrivederci al prossimo secondo mercoledì di maggio.

Alessandro Giuliani

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