Politica scolastica

Un giorno in meno a settimana a scuola? Problematico

Per tagliare drasticamente consumi e costi del riscaldamento delle scuole e il numero delle corse dei trasporti pubblici per gli studenti, si incominciano a mettere sul tavolo varie proposte, fra cui quella di accorciare la settimana, riducendola per tutte le scuole a cinque giorni.

Ma è fattibile a pochi giorni dell’inizio dell’anno scolastico? Ed è fattibile in tutte le scuole, dalle grandi città a quelle di periferia e dei piccoli centri? E come si metterebbe col piano dei trasporti pubblici?  Di sicuro sta il fatto che già molte scuole sono già organizzate su cinque giorni, per cui il governo, a leggere la stampa nazionale, non contemplerebbe l’ ipotesi di imporre la settimana di 5 giorni, considerando pure che, dopo due anni di Covid, imporre un altro cambiamento a ridosso dell’apertura delle scuole appare sconveniente, mentre si dovrebbe pure aggiornare il piano dei trasporti, operazione ormai tardiva.

In ogni caso, il Governo non sembra interverrà, pur riconoscendo l’importanza del risparmio energetico a causa dei costi degli idrocarburi necessari per i riscaldamenti e dunque, come sempre, la scelta sarà delegata alle singole autonomie scolastiche o agli enti locali. 

Per Mario Rusconi dell’Anp, basterebbe mettere i doppi vetri nelle aule e predisporle per l’inverno: “Comunque credo che si possa chiedere ai ragazzi di sopportare un po’ di freddo, senza soffrire. E soprattutto di mettere maglioni più pesanti”.

Tuttavia, stabilire la settimana corta con gli orari concentrati in cinque giorni, pone pure dei problemi di ordine didattico e materiali, perché significherebbe, entrare a scuola molto presto e uscire molto tardi, a danno soprattutto degli studenti pendolari e pure dei docenti. 

Pasquale Almirante

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