“Un gol per la vita”, così si battono i tumori da giovani
Il 23 febbraio è stato presentato Palazzo Chigi “Un gol per la vita“, un’iniziativa, senza precedenti in Italia, che intende sensibilizzare i giovani sull’amplificazione del rischio di incorrere una malttia tumorale conducendo stili di vita errati. Il progetto prevede anche un concorso: in palio due posti sugli spalti dei Mondiali di calcio del Sudafrica in programma nei prossimi mesi. A promuovere il progetto è stata la Fondazione Giacinto Facchetti per lo studio e la cura dei tumori Onlus. “Il 13% degli italiani fra i 18 e i 24 anni – ha detto presidente della Fondazione, il professor Emilio Bajetta – è in sovrappeso od obeso, il 19% degli under 17 eccede abitualmente con l’alcol e, fra i fumatori, ben il 58% ha iniziato prima dei 17 anni“.
L`importanza degli stili di vita nella prevenzione oncologica è ormai ampiamente dimostrata: si stima che circa il 40% dei decessi per tumore in un anno nel mondo sia causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili. “È stato stimato che, con la giusta alimentazione e una corretta attività fisica, si potrebbe ridurre l`incidenza delle malattie dell`adulto di circa il 30% – ha dichiarato il professor Francesco Cognetti, direttore dell`oncologia medica del Regina Elena di Roma – , un numero impressionante se si considera che solo nel 2008 si sono registrati in Italia 250 mila nuovi casi di tumore, con 125 mila decessi. E il problema è in crescita anche nel resto del mondo: l’Organizzazione mondiale della sanità avverte che nel 2020 i nuovi casi in Africa saranno 13 milioni“.
Ma è ai giovani che “un gol per la vita” si rivolge in modo prioritario, proprio perché spesso si considerano immuni dai rischi e si espongono a comportamenti scorretti, all`abuso di alcol e fumo. “Per raggiungere questo obiettivo il ruolo dei testimonial può essere davvero determinante , ha sottolineato Diana Bianchedi, presidente della commissione nazionale atleti del Coni.
L’iniziativa coinvolge direttamente anche i grandi i campioni sportivi e si concluderà in Sud Africa con la consegna di borse di studio, ad oncologi di quel Paese, per lo svolgimento di stage presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e al “Regina Elena” di Roma. Vastissimo il supporto istituzionale, a partire dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Coni, fino alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc), alla Federazione Medico Sportiva Italiana (Fmsi) e all`F.C. Internazionale. “Vogliamo raggiungere migliaia di giovani – ha spiegato Mauro Boldrini, direttore della Comunicazione della Fondazione – consegneremo a ciascuno un opuscolo e una T-shirt da personalizzare per completare la frase `Un gol per la vita è…“. Ma si potrà anche giocare on-line al “campionato della salute”, rispondendo dal lunedì al sabato a domande legate prevenzione oncologica su fumo, alcol, sessualità, attività fisica e alimentazione. Il primo classificato vincerà la trasferta a Città del Capo. Il concorso sarà itinerante e prevede appuntamenti oltre che nelle scuole superiori alle più importanti partite del campionato di serie A, da San Siro all’Olimpico. Presente all’iniziativa anche Demetrio Albertini, vicepresidente Figc: “Il calcio è uno sport che ha il potere di unire milioni di persone, ed ha quindi il dovere di farsi portavoce di messaggi di impegno e di solidarietà“. Ma verranno coinvolte anche altre discipline, dal volley alla maratona. “In particolare la nostra commissione nazionale atleti ha scelto ‘Un gol per la vita’ come progetto dell`anno per il 2010 – ha spiegato Riccardo Agabio, vicepresidente vicario del Coni – ed offriremo tutta la collaborazione necessaria per favorire la più ampia ricaduta all`iniziativa, mettendo a disposizione anche i nostri portabandiera“.