Categorie: Generico

Un’indagine mette in luce il nuovo mondo dei teenager fatto di internet, fumo e sesso

E’ un’indagine che fa riflettere quella condotta da Eurispes in collaborazione con Telefono Azzurro e riportata nella Copertina dell’ultimo numero di Panorama. Le nuove generazioni dei preadolescenti sembrano fare i conti con un’infanzia dai ritmi diversi da quella dei loro genitori e troppo rapida.
Sono ragazzi tra i 10 e i 14 anni che frequentano discoteche, si sballano con i loro amici e indossano capi d’abbigliamento griffati.
Hanno pochi tabù. Guardano film a luci rosse. Non stentano ad esibirsi svestiti su community e piattaforme web. Chattano e video-chiamano per ore su Messenger. Giocano con la bottiglia per sapere chi baciare e chi no. 
E, come se non bastasse, già dai 12 anni (a 15 diventa consuetudine) iniziano a praticare sesso “per moda”.
A 8 anni questi “teen” ricevono il primo cellulare. 
E già a 9 anni hanno l’i-pod, l’arnese tecnologico maggiormente in voga e desiderato del momento.
Questo nuovo mondo dei giovanissimi cresciuti troppo in fretta, quasi Peter Pan al contrario, era stato già scoperto da Marida Lombardo Pijola, inviata del Messaggero, che minuta e ben truccata era riuscita ad entrare in molte discoteche pomeridiane per preadolescenti. Ne è uscito fuori un libro dalla scrittura vivace ma dai tratti a volte rammaricanti: Ho 12 anni faccio la cubista mi chiamano principessa. Storie di bulli, lolite e altri bimbi. Il titolo è già molto significativo. Sono cinque storie autentiche che narrano di scambi sessuali, di fumo, di droga, di aborti…di soldi. E che come protagonisti hanno giovani frequentanti ancora gli istituti di istruzione secondaria inferiore e spesso appartenenti alla classe medio alta della società. Insomma, quasi tutti, rampolli delle famiglie, cosiddette “per bene”.
La scuola sicuramente deve iniziare ad interrogarsi sul problema, senza comunque deresponsabilizzare la famiglia.
E’ un dato di fatto che questi giovani spesso si incontrano proprio nelle classi. I bagni della scuola diventano la loro roccaforte segreta: si scambiano contatti, si fuma, si hanno i primi rapporti sessuali.
E in tutto questo i docenti dovrebbero riappropriarsi della loro funzione educativa. Certo la generazione non è tutta da buttare. 
Di dodicenni con la testa sulle spalle ce ne sono molti. Ma è sempre  necessaria una preventiva azione educativa per cercare di arginare e restringere il fenomeno, che piano piano si sta diffondendo a macchia d’olio soprattutto nel Centro e nel Nord Italia.
Luigi Mariano Guzzo

Articoli recenti

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024

Primo giorno di scuola Strasburgo per Salis e Vannacci: i neofiti dell’Europarlamento che faranno leggi sull’Istruzione, Leoluca Orlando il più anziano

Primo giorno di “scuola” a Strasburgo, dove a tre mesi dall'ultima volta, il Parlamento europeo…

17/07/2024