ho letto con attenzione le dichiarazioni del senatore Verducci (PD), dell’onorevole Orfini, le stesse dichiarazioni fatte dalla senatrice Drago e Angrisani (M5S), dal senatore Pittoni (LEGA), da senatori di Fratelli D’Italia, dalla senatrice De Petris di Liberi e Uguali e dal presidente della commissione cultura del senato Nencini, tutti accaniti sostenitori di un concorso per titoli e esame finale per assumere insegnanti di sostegno dal primo settembre 2020.
A questo punto mi chiedo per quanto altro tempo ci volete prendere in giro? Non siete Voi esponenti di maggioranza e di opposizione che votate in Senato?
La richiesta della commissione cultura del senato, inserita nel decreto rilancio, riguardo l’assunzione di docenti di sostegno, ad oggi è rimasta inascoltata sia dal ministro che dal governo. Penso che sia arrivato il momento di agire, credo che il tempo dei suggerimenti, delle promesse e degli articoli è scaduto, è arrivato il momento che i nostri alunni disabili e le loro famiglie abbiano delle certezze e non delle promesse.
Nella regione dove lavoro come insegnante di sostegno di scuola primaria, quest’anno non ci sono candidati in graduatoria per il sostegno e i posti per le assunzioni sono 150, il Ministro punta sul call veloce, ma se da altre regioni non dovessero arrivare candidati, cosa succede? Non si faranno assunzioni? I nostri ragazzi saranno costretti a cambiare ancora insegnante anche quest’anno? Chi se non la politica deve risolvere tale ingiustizia?
Le ripetute promesse fatte da tutti i partiti, per risolvere l’annoso problema della mancanza di insegnanti di sostegno, quindi approvare in parlamento, inserendo nel decreto scuola e poi nel decreto rilancio, una norma per l’assunzione dei docenti di sostegno dalle graduatorie d’istituto/ provinciali, laddove fossero esauriti i posti nelle GAE e nelle graduatorie di merito è fallita clamorosamente.
Mi auguro che nel decreto semplificazioni, che a giorni dovrà essere approvato dalla maggioranza, possiate inserire un emendamento che assicuri la continuità didattica ai nostri alunni in difficoltà, assumendo insegnanti specializzati sul sostegno dalle graduatorie provinciali, sperando che il decreto semplificazioni non sia un’altra presa in giro, per i nostri alunni in difficoltà e le loro famiglie, come il decreto scuola e il decreto rilancio.
Visto che alcuni senatori pongono il problema del merito, vi ricordo che noi insegnanti di sostegno siamo già stati selezionati prima di accedere al TFA tramite una prova preselettiva, una scritta, una orale e successivamente durante il corso che comprendeva decine di esami, ore di tirocinio in presenza e infine la discussione di un esame finale, sempre selettivo. Credo che abbiamo dimostrato abbondantemente il nostro merito e le nostre competenze.
Camillo Albergo