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Un mese di pensione mutato in borse di studio, la lezione più bella della prof d’inglese: così aiuto i giovani talentuosi

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Un mese della pensione trasformato in borse di studio da devolvere a studenti dell’istituto tecnico economico aeronautico ‘Scarpellini’ di Foligno: come un anno fa, l’ex prof di inglese Patrizia Caprelli ha donato mille euro a due diciannovenni “capaci e meritevoli” per “lasciare un segno in questa vita e nell’istituto che mi è rimasto nel cuore”.

Perché va ricordato che la prof ha vissuto l’insegnamento e il ruolo di “lettrice” per tantissimi anni da precaria: l’istituto di Foligno è stato l’unico dove ha insegnato per tre anni consecutivi e dove ha anche conquistato l’immissione in ruolo appena un anno prima di andare in pensione. L’assegno di quiescenza che oggi percepisce non è alto, appena 800 euro netti, ma ha ceduto volentieri una mensilità abbondante per una causa nobile: “Devono desiderare di fare esperienze e crescere e spero che il mio piccolo contributo possa stimolarli”, ha detto la pensionata.

Caprelli ha spiegato che “intervenire in favore dei giovani talentuosi consente lo sviluppo di una società più armoniosa ed equilibrata”.

“Non credo di far niente di eccezionale – ha quindi aggiunto -. Ritengo che occorra fare ognuno la propria parte e puntare sui giovani, credere in loro”.

Dopo avere partecipato al bando di concorso pubblico ‘Sunshine Scholarship’ (riservato agli studenti diplomandi della scuola), le due neodiplomate Aurora Beddini Antonelli e Zaira Feniello, definite “brillanti e motivate”, si sono aggiudicate il premio. E se lo sono strameritato, considerando il cento e lode alla maturità, dopo il 10 fisso in lingua inglese.

Dalle mani della 69enne docente, figlia di emigrati spoletini in Canada e madrelingua inglese, le ragazze hanno ricevuto dall’ex insegnante l’assegno di mille euro, da considerare come contributo economico per supportare in maniera sussidiaria le loro esigenze di formazione e istruzione. Entrambe sono iscritte alla Facoltà di Economia & management dell’Università degli Studi di Perugia.

Aurora, al primo anno di economia a Perugia, ha sottolineato di essere consapevole che “nella vita non bisogna perdere tempo”, tanto da volere aprire il prima possibile con il “fratello maggiore una società di consulenza di servizi contabili e amministrativi”.

La studentessa con la somma ricevuta non acquisterà nulla: “Trovo sciocco disperdere il denaro in futilità” afferma.

Zaira impiegherà il denaro per pagarsi “un corso di inglese e conseguire la certificazione C1”. “Vorrei lavorare per una multinazionale – ha detto sempre all’agenzia di stampa – impegnata in politiche di sostenibilità ed etica d’impresa”.

La dirigente scolastica dell’Istituto, Federica Ferretti, ha detto al Corriere della Sera di avere conosciuto Patrizia “anzitutto da colleghe. Ce ne vorrebbero tantissime, di persone come lei: la scuola ha bisogno di essere sostenuta da tutti, non solo dagli enti e dalle aziende. Il suo gesto dimostra una grande nobiltà d’animo e ci emoziona tutti. Abbiamo diversi studenti che non possono permettersi di proseguire gli studi. Questo piccolo aiuto li stimolerà”, ha concluso la preside.