Il contagio di Hiv in Italia viaggia al ritmo di un nuovo caso ogni due ore e a restarci sono soprattutto i giovani. La grande campagna di allarme scatenata negli anni ’80, che coinvolse le scuole e il ministro dell’istruzione in prima persona, quando l’Aids stroncava vite con cadenza quotidiana, sembra essersi sbiadita, passando quindi da un eccesso all’altro.
Eppure oggi, scrivono le agenzie, sono oltre 120 mila le persone che convivono con l’Hiv, i nuovi casi ogni anno sono 4 mila e di questi il 60% viene alla luce in una fase tardiva dell’infezione, avvertono gli esperti che, per ricordare l’importanza della prevenzione e fare il punto sulle novità che arrivano dal mondo della ricerca, si riuniranno anche quest’anno per l’VIII edizione di Icar (Italian Conference of Aids and Antiviral Research).
Un maxi vertice nazionale che si terrà dal 6 all’8 giugno a Milano.
L’università Milano-Bicocca ospiterà il network di mille specialisti attesi per il Congresso 2016. La Lombardia, del resto, con circa 20 mila persone sieropositive è tra le regioni italiane più colpite, insieme a Lazio, Emilia Romagna e Liguria.
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Secondo il bollettino del Centro operativo Aids dell’Istituto superiore di sanità, la maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da Hiv è attribuibile a rapporti sessuali senza preservativo, che costituiscono l’84,1% di tutte le segnalazioni (eterosessuali 43,2%, maschi omosessuali 40,9%). Il 27,1% delle persone diagnosticate come Hiv-positive nella Penisola è di nazionalità straniera.
Ma c’è anche un altro dato che allarma gli esperti e riguarda la prevenzione: il 37% degli italiani non si è mai sottoposto al test Hiv e il 5% delle persone che vivono con il virus non lo ha mai detto al proprio partner. Quattro sui 10 non confidano la sieropositività ai familiari e il 74% non ne fa cenno in contesto lavorativo.
Intanto al congresso parteciperanno oltre 150 gli scienziati e i ricercatori, dall’Italia e dall’estero. L’obiettivo sarà quello di presentare e discutere le novità in tema di prevenzione, diagnosi e cura delle principali infezioni virali.
Di particolare attualità, spiegano gli esperti, saranno sia la gestione della lotta all’Hiv/Aids, sia la terapia dell’infezione cronica da virus dell’epatite C. Ed è previsto anche il contributo di giovani ricercatori e il coinvolgimento di tutti gli attori, dalla comunità scientifica alle associazioni dei pazienti e alle realtà istituzionali.
Milano inoltre ospiterà anche il concorso RaccontArt che vede protagonisti oltre 300 ragazzi delle scuole superiori del capoluogo lombardo e di Monza e Pavia per illustrare il loro punto di vista sull’Hiv con linguaggi espressivi diversi in un contest promosso dalle associazioni Anlaids, Nps Italia Onlus (Network persone sieropositive), Lila (Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids) e Fondazione Policlinico San Matteo di Pavia.
Tutte le opere in concorso saranno presentate ad Icar il 6 giugno 2016 in una sessione dedicata e valutate da una giuria. Nelle tre giornate di Icar sarà poi possibile effettuare gratuitamente il test Hiv e Hcv a risposta rapida.
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