Alla fine degli anni quaranta del secolo scorso, ai tempi della nascita de La Tecnica della Scuola, fu adottato un provvedimento per la sistemazione di insegnanti in possesso di taluni requisiti. Docenti di alcune discipline, fra cui quelli di lingue straniere nei ginnasi e negli istituti magistrali rimasero tagliati fuori.
Per rimediare all’inconveniente che li danneggiava in termini di immagine e di carriera venne inventata una sistemazione che li collocava in una posizione intermedia tra il non ruolo ed il ruolo, una sorta di lista d’attesa, denominato Ruolo Transitorio Ordinario (RTO), un originale ossimoro che univa due termini, transitorio ed ordinario di significato opposto. Oggi si parla di sistemazione dei precari ma vi sono molte perplessità sul fatto che possano transitare nei ruoli ordinari a pieno titolo.
D’altro canto il Presidente del Consiglio, nel presentare il documento programmatico su La Buona Scuola, ha messo al primo punto la sistemazione dei precari. Bisogna credergli e sperare nella realizzazione del progetto. Ora si tratta di trovare anche una denominazione per questa categoria di docenti. Magari un nuovo ossimoro. Politici, burocrati ed insegnanti si spremano le meningi per questa ricerca! La gara è aperta!
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