Categorie: Attualità

Un pedagogista e uno psicologo in ogni scuola: come potrebbero essere utili?

La richiesta non è nuova, anzi: a luglio 2016 il M5S portò alla Camera la richiesta di un pedagogista nelle aule scolastiche.

“Nelle scuole italiane manca la figura del pedagogista e dell’educatore, figure fondamentali per il supporto agli insegnanti, per la consulenza pedagogica alle famiglie e il sostegno agli studenti”, riferivano i parlamentari delle Commissioni Cultura di Camera e Senato del M5S lo scorso 30 luglio 2016.

L’argomento, quindi, è più che attuale, considerati i problemi da sempre denunciati anche da questa testata, come lo stress dei docenti arrivato ormai a livelli esagerati, il rischio burnout sempre più diffuso, in generale un mondo della scuola sempre più complesso che chiede aiuto e sostegno alla società che, sembra aver smarrito l’importanza della figura dell’insegnante.

Abbiamo anche parlato dell’aumento degli alunni disabili a fronte, purtroppo, di accoglienza non adeguata da parte delle scuole, con l’aggravante delle poche ore di sostegno che lamentano molte famiglie italiane.

A tal proposito, sul sito Change.org, piattaforma dedicata alle petizioni dei cittadini singoli o raggruppati, è partita una petizione dal titolo: “Un Pedagogista e uno Psicologo in ogni scuola”.
Ecco l’appello:

la scuola sta vivendo oggi, un momento di grande difficoltà. A differenza degli altri paesi europei, in Italia non è ancora prevista la presenza all’interno di essa né di un Educatore/Pedagogista né di uno Psicologo scolastico, che costituiscano l’Unità Educativa e di sostegno, fondamentali per una didattica inclusiva. Le scuole sono prive di figure professionali così importanti che hanno il compito di supportare e assistere gli alunni con handicap/disabilità nel percorso di integrazione scuola – famiglia – società e non solo. Tale situazione è inaccettabile ed imbarazzante. Gli alunni pur di frequentare la scuola per l’intero anno scolastico, sono costretti a venire affidati ai docenti disponibili o di collaboratori scolastici che, ovviamente, possono occuparsi di loro solo per un tempo limitato e spesso in luoghi poco idonei (nei corridoi o aule di fortuna), a discapito dell’insegnamento. Mancano dunque figure di supporto idonee a svolgere professioni così delicate quali quella del Pedagogista e dello Psicologo scolastico, che potrebbero benissimo collaborare affiancando gli Insegnanti durante la progettazione di attività didattiche; facilitando i rapporti di collaborazione tra  scuola-famiglia; supportare gli alunni nella gestione dei disturbi  di apprendimento,  utilizzando metodologie  d’intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di assistenza, di consulenza e di trattamento abilitativo e riabilitativo in ambito educativo”.

Bisogna in verità dire, che per quanto carente in molte occasioni, l’insegnante di sostegno svolge (o dovrebbe svolgere) già gran parte di queste attività, di supporto allo studente con disabilità, ma anche all’insegnante curriculare, per l’integrazione dell’alunno disabile con il resto della classe.

Tuttavia, una figura esterna di stampo pedagogico e psicologico, forse, potrebbe ulteriormente armonizzare la classe ed intervenire non solo dal punto di vista del sostegno alla disabilità, ma anche come supporto all’insegnante curriculare per coadiuvarlo nelle dinamiche della classe, intervenire su eventuali casi di bullismo o osservare i progressi o le lacune degli studenti, fornendo un profilo utile anche per gli altri insegnanti.

Dal punto di vista della disabilità, si potrebbe anche pensare di inserire queste figure come coordinatori degli insegnanti di sostegno, in modo da gestire ed impostare insieme a loro il programma speciale per gli alunni disabili.

Ma in ogni caso, un pedagogista ed uno psicologo, potrebbero aiutare benissimo anche il resto del corpo docente, proprio per supportare gli insegnanti dal punto di vista didattico, educativo, ma anche emotivo, date le infinite responsabilità a cui oggi vanno incontro

 

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Fabrizio De Angelis

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