Alunni

Un percorso sensoriale per i bambini di una scuola dell’infanzia ispirato a un libro dello psicoterapeuta Alberto Pellai

Un percorso sensoriale è stata l’esperienza vissuta, lo scorso 19 marzo, dai bambini e dalle bambine della scuola dell’infanzia “Gianni Rodaridi Pozzuolo Martesana, (Milano), in occasione della festa del papà.

L’esperienza immersiva e interattiva

L’iniziativa realizzata dalle insegnanti della scuola, coadiuvate dalla coordinatrice Caterina Autelitano, è stato un momento di condivisione tra gli alunni e i loro familiari. Allestito nel salone della scuola, il percorso è stato ispirato a “Le mie mani sono le tue ali”, libro dello psicoterapeuta Alberto Pellai. Bambini e genitori hanno percorso un sentiero, simbolo del cammino della vita con il proprio papà scandito da tappe, ognuna caratterizzata da un’immagine e da una frase significativa dello scrittore, evocazione di un momento speciale vissuto con il proprio papà. La nascita, la prima volta in bicicletta, la prima sull’altalena, un abbraccio, una coccola, una risata sono state le soste del viaggio a ritroso nel tempo, fino alla fine, in cui ogni genitore ha immortalato il momento con una foto all’interno di una cornice a forma di cuore, sovrastato da più di cento nuvolette contenenti un messaggio d’amore che i piccoli partecipanti hanno pensato e trascritto con l’aiuto delle insegnanti.
Il percorso è stato accompagnato da una musica di sottofondo e dalla diffusione di essenze olfattive, per coinvolgere tutti i sensi, dettagli che hanno reso l’esperienza più suggestiva ed emozionante. A partecipare al percorso sensoriale, anche il dirigente scolastico Matteo Lusso e la vicepreside Beatrice Mafrici: “La nostra partecipazione – hanno detto – vuole sottolineare l’impegno della nostra scuola nel progettare e mettere in atto iniziative volte a coinvolgere l’intera comunità educativa e valorizzare l’esperienza familiare”.

Al centro, l’importanza delle relazioni familiari

“Da tempo – spiega Caterina Autelitano – stiamo provando a modificare la prospettiva con cui guardare il bambino, il suo tempo a scuola, la sua crescita come persona, comprese le sue emozioni. Ed è per questo che anziché concentrarci sul mero aspetto materiale della festa, abbiamo deciso, così come abbiamo già iniziato a fare lo scorso anno in occasione di altre festività, di mettere al centro l’importanza delle relazioni familiari. Le mani, simbolo di connessione e affetto, diventano ali che saranno strumento per i bambini nel loro percorso di vita.” Una prospettiva accolta con entusiasmo dai genitori che hanno apprezzato la scelta di valorizzare l’esperienza personale e l’amore familiare.
“In un mondo sempre più frenetico, – conclude Autelitano – questa iniziativa ci ricorda l’importanza di fermarci, di guardare le mani dei nostri cari e riconoscere in esse l’affetto e la protezione che ci guidano come ali invisibili”. 

Graziella Guglielmino

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