Panico in Francia? Il dopo-Charlie sembra dilagare anche nelle scuole e sta di fatto, si legge su Vita.it, che il Ministero dell’Educazione segnala che sono più di 200 gli incidenti che, dopo l’attentato del 7 gennaio scorso alla redazione parigina del periodico satirico Charlie Hebdo, sono avvenuti all’interno di edifici scolastici. Molti di questi “incidenti”, in gran parte sfociati in vere e proprie denunce per apologia di terrorismo, si sono verificati dopo il minuto di silenzio in memoria delle vittime.
A molti ragazzi, di origine maghrebina o nordafricana, anche quel “silenzio” è bastato per avere conferma del fatto che nel Paese vige oramai il principio dei due pesi, due misure: “Perché alcuni morti sì e altri no?”, ignorando così il principio universalistico dell’uguaglianza.
{loadposition eb-progetti}
Presidi, direttori e rettori hanno infatti chiesto a tutto il corpo docente di tenere lezioni per comprendere e spiegare che cosa è successo il 7 gennaio, ma, dopo il bambino di 8 anni accusato dalla polizia di “apologia di reato”, un professore del liceo Victor-Hugo di Potiers è stato sospeso per quattro mesi: anche per lui si profila l’accusa di apologia di terrorismo e rischia un’ammenda di 75mila euro e fino a 5 anni di prigione.
Jean-François Chazerans, descritto, scrive Vita.it, descritto dalla stampa locale come un militante di estrema sinistra, dichiara: “Sono arrivato a scuola alle 8 del mattino e mi hanno fatto firmare il provvedimento di sospensione. Avrei tenuto un atteggiamento e espresso giudizi poco appropriati. Sinceramente non so che cosa dire, insegno in sei classi e non mi pare di aver detto cose sconvenienti o fuori luogo. Ho solo riunito i miei studenti e abbiamo cominciato a ragionare sulle cause del terrorismo. Si fa così, di solito, si cerca di capire, di andare a fondo. L’emozione non porta da nessuna parte. Non mi si può accusare di alcuna simpatia con terroristi o jihadisti!”.
Chazerans è un professore molto noto e amato nella sua scuola, conclude Vita.it, anima da anni un caffé filosofico, organizza dibattiti e incontri di approfondimento. Ma forse questo a qualcuno non piace. Se così fosse, l’emozione avrebbe la meglio sulla ragione. E questo nella patria di Voltaire.
Questa mattina, venerdì 20 dicembre, a Zagabria, in Croazia, un 19enne ha fatto irruzione in…
Un docente su due è favorevole a non appesantire il carico di lavoro degli studenti…
Sul portale INPA sono disponibili i due bandi per la selezione dei componenti delle commissioni…
L’istituto tecnico G. Marconi di Dalmine, in provincia di Bergamo, una delle istituzioni più all’avanguardia…
Alla fine l’educazione alimentare nelle scuole paga! Con tempi medio-lunghi, d’accordo, ma i risultati si…
In risposta ai numerosi quesiti pervenuti sulla gestione dei contratti di supplenza in attesa dell’avente…