Oggi, 14 novembre, sono uscite su RaiPlay le prime due puntate della seconda stagione della serie Rai Un Professore, con protagonista Alessandro Gassmann nei panni, appunto, di un docente, Dante Balestra. Uno degli altri attori del cast, Nicolas Maupas, noto per il ruolo di “Chiattillo” nella serie tv Mare Fuori, intervistato da Dire, ha parlato di scuola.
“Questa serie dà un’alternativa all’idea di scuola e di professore. Siamo un pò cresciuti con l’idea ‘che noia andare a scuola’, con la concezione della scuola come una nemica. La scuola è un punto di partenza, un grande porto sicuro, un posto dove possiamo farci aiutare, dove possiamo conoscere tematiche, situazioni, noi stessi. La scuola deve essere ancora considerata importante”.
E, sull’educazione sentimentale a scuola: “Sì, è necessaria. Oggi c’è una tendenza all’imitazione della violenza, al trovare fascino nella violenza. Questo può essere un problema a livello di retaggio, in quello che lasceremo in eredità alle future generazioni”, ha concluso.
Il contrasto alla violenza di genere non può giustificare l’approvazione di linee guida che prevedono l’educazione sessuale-affettiva già dalla primaria: lo sostiene la Lega, che continua a fare opera di disturbo sull’approvazione, a Montecitorio, degli emendamenti del Centro-Sinistra, in particolare del M5s, al testo contro la violenza di genere per introdurre l’educazione affettiva-sessuale tra i contenuti da affrontare in aula con alunni di età compresa tra i sei e gli undici anni. Una proposta sulla quale, invece, in Commissione Giustizia maggioranza e opposizione sembravano avere trovato un’intesa di massima.
Sabato 28 ottobre, i deputati della Lega, Simonetta Matone e Davide Bellomo, componenti della Commissione Giustizia, hanno speso parole di fuoco contro l’iniziativa di stampo ‘grillino’, alla fine bocciata: “Una cosa – hanno detto – è l’educazione sessuale nelle scuole, con lo scopo di favorire la conoscenza e il rispetto, altra è invece voler far passare surrettiziamente, in un provvedimento atteso come quello per il contrasto alla violenza di genere, linee guida a dir poco raccapriccianti, come l’insegnamento della masturbazione infantile ai bambini da 0 ai 4 anni, che vanno ben oltre il compito che la scuola è tenuta a svolgere”, hanno detto i due rappresentanti del Carroccio.
Ecco le parole di Gassmann, protagonista della serie, sulla scuola: “La mia frequentazione scolastica non è stata brillante. Ho 58 anni, la mia generazione è cresciuta con l’idea di una scuola che faceva paura: interrogazioni e voti. Non ho avuto la fortuna di incontrare un professore come quello della serie. Sicuramente anche all’epoca esistevano maestri illuminati che ti facevano amare lo studio. Io non li ho trovati”, ha ribadito.
Ecco come era Gassmann studente: “Timido, schivo, molto chiuso, un po’ complessato. Ero alto quasi 2 metri a quattordici anni, e poi, chiaramente, ero sempre molto osservato essendo il figlio di Vittorio Gassman. Non davo grandi soddisfazioni, a scuola e ci andavo poco. Mio padre si arrabbiava perché non mi applicavo. Non aveva tempo e non andava a parlare con i professori; mamma non era portatissima. Mi è andata bene”.
Ed ecco alcune battute sull’attualità: “Viviamo in una società in cui, sempre più spesso, si smette di fare il mestiere di madre e di padre, demandando tutto alla scuola. Ma sappiamo bene che non ci sono i mezzi e anche gli insegnanti più bendisposti non riescono a fare un lavoro appropriato. È una società in cui, se un prof dà un voto basso a un alunno, i genitori protestano, minacciano o alzano le mani. Il mondo capovolto. Ci vorrebbero tanti Dante Balestra e genitori che sappiano ascoltare i propri figli”.
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