“La serra idroponica a scuola. Un nuovo modo di osservare e studiare un fenomeno naturale” è un progetto pilota nato nel 2017, che intende favorire percorsi didattici basati sul pensiero scientifico nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria attraverso l’osservazione, la sperimentazione e la modellizzazione del fenomeno osservato.
Il metodo è ispirato al celebre Bifocal Modeling della Stanford University, ovvero un approccio per l’apprendimento delle scienze che collega la sperimentazione fisica con la modellazione al computer in tempo reale, focalizzandosi sul confronto tra i due media.
L’osservazione dell’evento fisico e la modellazione teorica, quindi, si affiancano per familiarizzare con i metodi più comuni della ricerca scientifica. Il progetto prevede l’uso della serra idroponica, una tecnica di coltivazione delle piante fuori suolo a basso impatto ambientale caratterizzata da un ridotto consumo idrico, per attivare una didattica laboratoriale innovativa e introdurre il metodo scientifico in classe.
In altre parole l’utilizzo della serra idroponica a scuola è uno strumento utile per comprendere meglio, attraverso modelli fisici, i fenomeni reali che accadono, e per attivare una didattica laboratoriale centrata sull’educazione ambientale.
A tal riguardo ricordiamo che le coltivazioni o colture ‘idroponiche’ o ‘senza suolo’ o ‘fuori suolo’ includono tutte quelle tecniche di coltivazione attuate in assenza del comune terreno agrario. Queste coltivazioni comprendono una vasta gamma di sistemi, in cui il rifornimento di acqua ed elementi nutritivi, indispensabili per la crescita e sviluppo delle piante, avviene attraverso la somministrazione di una soluzione nutritiva (acqua + nutrienti disciolti in essa)