“Un silenzio assordante”

Un silenzio assordante incombe per la problematica del personale Ata e Itp ex enti locali sia dai nostri politici che dai Sindacati che in questi giorni si sono prodigati per ripristinare gli scatti d’anzianità e le posizioni economiche scordandosi che noi siamo dal 2000 che aspettiamo il ripristino dell’anzianità pregressa maturata nell’ente di provenienza. Eppure di Ata e docenti si è parlato in quasi tutte le trasmissioni televisive e radiofoniche. Ricordiamo che il Ministero dell’economia e delle Ragionerie Territoriali dello Stato stanno recuperando coattivamente, le somme percepite di detto personale a seguito delle sentenze favorevoli di primo o secondo grado in alcuni casi anche di 70000 euro. Inoltre il Governo Italiano è stato sanzionato da ben due sentenze Europee in particolare il Cedu con la sentenza Agrati risarcisce 124 colleghi con un equo indennizzo di 1,8 milioni di euro .
Con la Risoluzione n° 8-00196, approvata nella XVI legislatura avuto in Commissione XI il Governo si è impegnato affinché, entro tempi brevi, si giungesse ad una equilibrata risoluzione della vicenda, con l’obiettivo di realizzare una definitiva soluzione dell’annosa problematica del personale Itp e del personale Ata, al fine di provvedere al riconoscimento delle posizioni giuridiche ed economiche. 
Dopo le sentenze europee, è assolutamente prioritario che il tristemente famoso comma 218 dell’art. 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266 sia abolito e, sia inserita nella normativa italiana un articolo di legge che confermi la ricezione della giurisprudenza europea, ossia che i lavoratori hanno diritto al riconoscimento dell’anzianità per intero, senza ulteriori trucchi. A tal proposito invitiamo i politici e il governo che s’erano impegnati per una giusta soluzione della nostra problematica a prendere contatti e acconsentire a un incontro tecnico e politico con i rappresentanti del comitato. Confidiamo che un simile percorso possa finalmente ridare fiducia e certezza alla nostra categoria, ingiustamente discriminata per oltre quattordici anni.

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