Dubbi, difficoltà, intoppi nel corso degli esami di stato? Sereni docenti e presidenti di commissione, negli ex provveditorati agli studi c’è una task force asserragliata fra le scrivanie e i computer che viglia e al bisogno è pronta a intervenire. Come i pompieri in caso di incendio. Anche perché, come ormai è abbastanza noto, nella nostra scuola più che la sostanza delle cose è importante il fumo nella forma delle procedure affinchè siano conformi alle attese e soprattutto inattaccabili dai Tar.
In alcuni uffici provinciali addirittura, ai presidenti sono stati dati numeri di cellulari di esperti e di addetti dell’ufficio, in modo che alle prime difficoltà si possa intervenire.
E come ormi è pure costume, i presidenti verranno pure convocati negli Usp, qualche giorno prima della riunione preliminare della commissione, per farli incontrare con questo pool, non solo al fine di diradare qualche nuvola dubbiosa, ma anche per fare il punto sulle modalità di intervento.
E come è ancora noto, ci permettiamo ricordare, anche gli esami di stato di quest’anno saranno totalmente informatizzati, grazie alle pressioni dell’allora ministro Francesco Profumo, per cui le tracce arriveranno via mail, previo dei riti scaramantici e password incodificabili, tranne per gli addetti in modo da bloccare qualunque fuga di notizie e di intercettazione proditoria delle buste.
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