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Un testo espositivo-compilativo

La prima domanda da porsi è: quando è preferibile questa soluzione ?
Risposta: innanzitutto quando l’enunciato stesso del tema lo richiede (per esempio: "Descrivete alcuni modelli di programmazione didattica ….", oppure: "Parlate delle più importanti teorie dell’apprendimento", ecc…); ma ci sono anche altri casi in cui può essere conveniente utilizzare una tecnica più espositiva che argomentativa:
uno di questi si ha quando conoscete molto bene un argomento e siete in grado di parlarne diffusamente riportando risultati di studi e ricerche di studiosi che lo hanno affrontato in modo diverso.
Per esempio se dovete affrontare un tema sui problemi dell’educazione linguistica e se conoscete bene le ricerche di Piaget, di Vygotsky, di Bruner e di Gardner potete tentare di descrivere le diverse posizioni teoriche mettendole a confronto e traendone le conseguenze sul piano operativo.
Un caso particolare si verifica quando dovete affrontare un argomento piuttosto controverso: anziché proporre, argomentandola, una vostra soluzione è molto più semplice (e meno "compromettente") illustrare le diverse posizioni emerse sulla questione.
Non fate però l’errore di prendere troppo alla lettera questa distinzione fra espositivo ed argomentativo: la realtà è assai più complessa e non sempre le classificazioni nette reggono bene alla prova dei fatti; è molto più probabile che, in uno stesso tema, dobbiate utilizzare entrambe le modalità a secondo dei diversi passaggi.
Le due modalità, poi, sono anche legate in parte allo stile personale che è sempre bene non forzare troppo !
Se, scrivendo, vi piace molto esprimere il vostro punto di vista sui problemi significa che siete portati di più verso uno stile argomentativo: seguite pure questa tendenza, fate solo molta attenzione a giustificare sempre con chiarezza e con coerenza le vostre opinioni, cercando anche di suffragarle con riferimenti alla ricerca psicopedagogica (e qui, ovviamente, dovrete usare tecniche espositive).
Al contrario, se preferite descrivere e raccontare senza prendere posizione più di tanto dovete fare molta attenzione a dare un "filo conduttore" al vostro testo in modo da evitare che, alla fine, si presenti come una sequenza di parti priva di coerenza interna e di un significato complessivo.

Reginaldo Palermo

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