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Un treno per non dimenticare

Dopo la tappa inaugurale di Genova, sono previste altre fermate per il "Treno della Memoria". Queste quelle già programmate:
Trieste 17-19 febbraio; Verona 24-26 febbraio; Ferrara 7-10 aprile; Arma di Taggia (Imperia) 13-15 aprile; Savona 18-20 aprile; La Spezia 25-27 aprile; Perugia 3-5 maggio; Bussoleno 26-28 maggio; Ebensee, Mauthausen maggio 2005.
In ogni città, il convoglio composto da cinque carri merci sarà fermo nella stazione ferroviaria su un binario che permette al pubblico un accesso facile e protetto.  
Il progetto, avviato nel 2001 con il sostegno del Settore Musei della Città e della Provincia di Torino, è giunto alla quinta edizione e si rivolge in particolare alle giovani generazioni. Nelle precedenti edizioni, la manifestazione è stata vista complessivamente da oltre 45.000 spettatori di cui più di 30.000 studenti.

"DeportazioneViaggio nella perdita dei diritti umani", spettacolo a percorso per attore e novanta spettatori su un treno di carri bestiame, è un percorso narrativo che si svolge lungo un convoglio di carri merci: poche foto, qualche testimonianza, alcuni dati. E poi la storia del luogo, della città dove il treno è fermo. Perché in ogni città, sin dall’emanazione, durante il regime fascista, delle leggi razziali, edifici e caserme furono adibiti alla raccolta dei rastrellati che dovevano essere caricati sui carri bestiame e inviati nei lager.
Alla fine del percorso narrativo vengono raccolte testimonianze di ex deportati, ex internati militari, o comunque di coloro che hanno vissuto direttamente quegli orrori.
Il "Treno della Memoria e dei Diritti Umani", pertanto, è uno spettacolo teatrale che si trasforma in museo itinerante, che ad ogni tappa raccoglie le esperienze di quel territorio e si arricchisce di pezzi di storia, spesso ignorati o dimenticati, che pure tanta importanza hanno nella ricostruzione complessiva delle drammatiche vicende della deportazione nazi-fascista.
Un museo, in continua evoluzione che se ne va in giro per l’Italia, e da quest’anno anche in Europa, a portare la memoria del dramma in cui affondano le radici comuni dell’Unione Europea. Storie del passato che in forme diverse continua a ripetersi anche oggi. Storie che possono aiutare a leggere il presente, per capire, come disse Primo Levi, "con quale facilità il bene possa cedere al male, esserne assediato ed infine sommerso".
Le stazioni, luogo simbolo della partenza dei deportati, si trasformano in "spazio di incontro e memoria" per testimoniare quel viaggio verso i lager, che per molti fu senza ritorno, e per non dimenticare il più grande sterminio che ha segnato l’Europa nel secolo appena trascorso; un incontro tra la storia, il narratore e il pubblico che spostandosi di vagone in vagone diventa anch’esso protagonista.
Lo spettacolo, ideato e diretto da Beppe Rosso, Antonio Cassarà, Elena Castelli ed interpretato da Irene Zagrebelsky, è particolarmente adatto agli studenti delle classi delle scuole di istruzione secondaria (dai 12 ai 19 anni).

Per maggiori notizie sul progetto "Treno della Memoria e dei Diritti Umani": Via Santa Giulia, 1 – 10124 Torino – telefono e fax: 011/883966; e-mail trenodellamemoria@viasantagiulia.it (cliccabile da "Ulteriori approfondimenti"), cui possono rivolgersi per informazioni le scuole che intendono prenotare per assistere ad uno degli spettacoli.

Redazione

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