L’Unicef denuncia nel rapporto «Addressing the learning crisis: an urgent need to better finance education for the poorest children», diffuso in occasione del recente incontro dei ministri dell’Istruzione al forum mondiale sull’Istruzione, che una ragazza adolescente su tre, ancora oggi, nel 2020, non è mai andata a scuola.
Lo studio prende in esame la situazione di 42 paesi e mette in evidenza che il 44 per cento delle ragazze e il 34 per cento dei ragazzi appartenenti al 20 per cento delle famiglie più povere non ha mai frequentato o ha abbandonato la scuola primaria.
Dalla mancanza di istruzione ne derivano problemi enormi per il futuro delle bambine. Avere una istruzione le metterebbe al riparo da molte dinamiche distorte. Il documento dunque sottolinea anche le notevoli disparità nella distribuzione della spesa pubblica per l’istruzione.
La distribuzione diseguale dei fondi, molto spesso limitati, è la causa principale della formazione di classi molto numerose, di insegnanti non adeguatamente formati, della mancanza di materiale didattico e di infrastrutture idonee. Questi fattori impattano negativamente già in partenza su iscrizione e frequenza. Successivamente incidono sull’apprendimento e sulla possibilità di accedere a un’istruzione di qualità per i bambini più poveri.
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