Un’interessante iniziativa portata avanti anche nel periodo dell’emergenza da Covid 19 e che ha coinvolto tante scuole sparse su tutto il territorio nazionale è certamente la Staffetta di Scrittura Creativa della Bimed, biennale delle arti e delle scienze del Mediterraneo.
La Staffetta è un progetto che consiste nel redigere un racconto a più mani e che mette in campo competenze linguistiche , di problem solving, storytelling, lavoro di squadra, cooperazione e educazione alla legalità.
A conclusione dei lavori realizzati dagli studenti della categoria senior , che si sono cimentati, quest’anno, nella redazione di un racconto ambientato nel 2112, in un’immaginaria città della Siberia, Futurav, (l’incipit è dello scrittore Carlo Pestelli) , gli alunni del nostro Istituto, Liceo Scientifico “ ISIS Nobile- Amundsen” di Mugnano del Cardinale (AV), hanno avuto proprio stamane l’opportunità di un proficuo confronto con altri studenti loro coetanei, altri docenti, il Presidente Bimed Andrea Iovino, oltre che con i loro tutor.
“Da Domodossola a Mazara del Vallo non si parte dalle stesse basi”, ha affermato Iovino, illustrando il progetto che, da anni, coinvolge gli studenti di tutta Italia e parlando della “ comunità di pratica” come “ un insieme di nuove generazioni che, dialogando, capiscono che la parola è energia vitale che può portare alla determinazione e all’autodeterminazione”.
Bello il dialogo tra il Presidente e Federica , che è un’alunna del nostro Liceo ,ma potrebbe benissimo essere una qualunque dei cinquecentomila maturandi di quest’anno, un po’ in ansia non solo per il periodo che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, ma anche perché dovrà affrontare, tra poco meno di un mese, una prova su cui solo da qualche giorno l’Ordinanza ministeriale ha fatto chiarezza e, comunque, sostenere un colloquio abbastanza impegnativo.
Diciamocelo: mai, negli anni precedenti, era stato attribuito un peso così consistente (quaranta punti su cento) ad una prova d’esame che, al massimo, può durare un’ora.
Tuttavia, messa da parte la tensione, si è parlato in tutta tranquillità di Greta, dei Fridays for future e di sviluppo sostenibile, ma sempre con leggerezza e spontaneità: sembrava un dialogo tra pari, nonostante tra i due corresse una bella differenza d’età e di esperienze!
“ Ma tu che soluzione proporresti al problema ambientale?” le viene chiesto. E la maturanda risponde: “Beh, innanzitutto, dovrebbe finire la mentalità secondo cui, se non succede a casa mia, non mi riguarda! Tutto ciò che succede sul pianeta terra, non solo riguarda tutti noi, ma soprattutto i nostri figli. Intanto, se si cominciasse a mettere un po’ da parte il dio denaro, forse il mondo inizierebbe a cambiare e a diventare migliore !”.
“Sì, ma tu, concretamente, cosa fai per migliorare l’ambiente in cui vivi?”.
“Non spreco troppa acqua, cerco di evitare i mezzi pubblici e cammino di più a piedi !” è la pronta risposta di Federica, che svela poi il sogno di dedicarsi agli studi di Giurisprudenza , incoraggiata dal Presidente a seguire la sua passione: “Quelli che hanno in mano il “ manubrio” della bicicletta siete voi e questo per noi è motivo di grande conforto !”.
Che dire, bella mattinata di didattica a distanza, con il prof. Scafuro che conclude ringraziando paradossalmente Bimed perché ai suoi alunni è stato affidato il compito più difficile, quello di scrivere uno degli ultimi capitoli: “Abbiamo un’errata concezione delle difficoltà. Le consideriamo come un momento negativo, ma così non è, forse è soltanto un pregiudizio. Non riflettiamo sul fatto che essa può essere vissuta come un’opportunità: proprio nei momenti di difficoltà, infatti, possiamo riuscire a dare il meglio di noi stessi, a far emergere quelle doti che, in tempi di normalità, se ne stanno nascoste e che, forse, credevamo di aver smarrito o di non aver mai avuto. Non è forse vero che anche gli artisti e gli scrittori del passato hanno dato il meglio di sé nei momenti di maggiore difficoltà ? Due esempi per tutti, uno nel campo della letteratura , l’altro in quello artistico. Tra i capolavori del Novecento, su cui i nostri studenti saranno chiamati a riflettere, tra qualche giorno, davanti a una commissione d’esame di tutti membri interni e un Presidente esterno, c’è sicuramente “Il fu Mattia Pascal”, che Pirandello scrisse proprio quando assisteva la moglie ricoverata in ospedale, dopo che aveva cominciato a dare segni di squilibrio mentale. Rembrandt, poi, compose i suoi dipinti migliori quando gli vennero a mancare l’amata moglie Saskia e il figlio”.
E se anche la didattica a distanza la vivessimo come un’opportunità per tutti di crescita e maturazione, nonostante le difficoltà e forse proprio a causa delle difficoltà?
Giuseppe Scafuro
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