Sul documento di proposta, per le determinazioni che dovranno essere assunte dai decisori politici in ordine alla ristrutturazione della carriera dei docenti da raccordare con le trasformazioni indotte nella scuola dall’autonomia, lo Snals-Confsal si accinge ad indire una consultazione tra il personale della scuola con un apposito questionario le cui risposte dovranno pervenire antro il 15 gennaio 2005.
È un’iniziativa che, ancorché informale, riveste un particolare significato in questa stagione di trasformazione e di innovazione della scuola e in cui i docenti non solo non sono stati mai sentiti, ma addirittura ignorati.
Sulla loro testa sono cadute, quasi sempre con un carattere che si è configurato anche come punitivo, le decisioni dei riformatori.
La consultazione sarà un’occasione per sentire il polso degli insegnanti italiani in ordine ai problemi che li interessano direttamente indipendentemente dall’accoglimento delle loro opinioni.
Come è noto, la commissione di studio ha ipotizzato una carriera che si svolgerà lungo due fasce, quella dell’anzianità e quella della professionalità e che, inoltre, dovrà valorizzare l’impegno formativo degli insegnanti attraverso il riconoscimento delle competenze acquisite e di quelle che saranno acquisite nel corso della carriera.
Gli assunti dell’ipotesi riguardano il rispetto dei princìpi della libertà di insegnamento sanciti dalla Costituzione, l’unicità della funzione, l’introduzione della dinamica retributiva e professionale non legata esclusivamente all’anzianità, l’oggettività di strumenti di verifica dei crediti formativi e professionali.
In breve sintesi: esperienza professionale, crediti formativi e crediti professionali saranno per il futuro i fondamenti della carriera degli insegnanti visto che la tanto enfatizzata eguaglianza di questi ultimi decenni oltre allo scadimento della professionalità, ha portato anche alla negazione del consenso da parte della collettività e alla precarietà del quadro retributivo.
Tutti questi elementi dovranno, secondo la commissione, costituire i presupposti per la revisione della carriera.
La consultazione, allora, avrà lo scopo di focalizzare l’attenzione su tutte le problematiche sul tappeto in questo momento, non ultime quelle relative al dibattito se la carriera degli insegnanti debba essere regolamentata attraverso la contrattazione o, come secondo alcuni, con provvedimenti normativi e attraverso le leggi del parlamento dove al momento esistono due disegni di legge che, per espressa volontà politica, sono stati già unificati.
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