L’ennesimo spiacevole fatto di cronaca dopo quello della studentessa che ferisce con un coltello la compagna. Ne ha parlato il quotidiano La Repubblica e lo ha riportato pure l’Ansa: ancora una volta un episodio di cronaca scolastica che pone su fronti opposti le famiglie, in difesa dei propri figli, e i docenti, accusati di metodi didattico-pedagogici discutibili. “Vedi di farti accompagnare” a scuola “sennò ti spezzo pure l’altra gamba” avrebbe detto l’insegnante all’alunna che lavorava da casa, in DaD, a seguito di un infortunio a una gamba.
Da fine gennaio, quando si è verificato l’incidente alla gamba, allo scorso 5 marzo, la ragazzina era ancora a casa. Circa un mese di DaD e si è sentita rivolgere dalla professoressa delle frasi dal tono aggressivo e l’intento (forse) incoraggiante. Frasi che sono sono state registrate, in quanto l’alunna, a causa della sua difficoltà di apprendimento, registrava le lezioni in Dad per poterle riascoltare.
Lo riferisce in una nota l’avvocato cui i genitori della ragazza si sono rivolti dopo avere presentato un esposto all’Ufficio scolastico regionale senza ottenere da parte dell’istituto una presa di posizione formale né l’apertura di un procedimento disciplinare a carico dell’insegnante.
A quel punto l’avvocato ha scritto alla dirigente scolastica, all’Ufficio scolastico regionale ed al ministro dell’istruzione Bianchi denunciando l’accaduto. Sull’episodio potrebbe aprirsi un’indagine.
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