Nel decreto, ricorda Galletti, “abbiamo messo 400 milioni di euro per migliorare la situazione delle scuole”, soprattutto sul fronte del diritto allo studio: ci sono, ad esempio, fondi per l’acquisto dei libri e in aiuto delle famiglie meno abbienti.
“Se non venisse convertito in legge per manovre politiche sarebbe una follia, una grandissima occasione persa per la scuola e per il Paese”, insiste il sottosegretario, facendo riferimento alla crisi di Governo che si sta consumando in queste ore.
Galletti rivendica poi l’impegno che l’Esecutivo delle larghe intese ha messo sulla scuola. “Abbiamo segnato un’inversione di tendenza- afferma il sottosegretario- in questi sei mesi abbiamo dato un esempio per chi dovra’ governare un domani. Scuola, universita’ e ricerca sono al centro del nostro programma come scelta strategica e industriale per il futuro del Paese”. E aggiunge: “La spending review non tocchera’ piu’ il settore della scuola”