Sarà dedicato al maestro e scrittore Gianni Rodari il convegno annuale di “Officina EducAzione”. La casa dei grandi maestri di Chiari ha scelto in previsione del centenario della nascita dello scrittore (2020) di organizzare la giornata del 18 maggio (a partire dalle ore 9) a Villa Mazzotti, per riflettere sull’uomo, sul maestro, sul politico, sul giornalista, sul pedagogista, sul poeta che è stato Rodari.
Noto per i suoi scritti Rodari in realtà è stato una figura poliedrica del Novecento. Nel 1937 Rodari si diplomò come maestro presso Gavirate. Nel 1938 fece il precettore a Sesto Calende, presso una famiglia di ebrei tedeschi fuggiti dalla Germania.
Nel 1939 si iscrisse alla Facoltà di Lingue dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano abbandonando però i corsi dopo pochi esami. Insegnò in seguito a Brusimpiano, Ranco e Cardana di Besozzo.
Come egli stesso disse, la sua scuola non fu grandiosa a causa della sua giovane età, tuttavia si rese conto che fu una scuola divertente dove i bambini utilizzavano la fantasia addirittura per aiutarlo a correggere le sue stesse opere: questa, insieme a molte altre, fu una delle caratteristiche basilari di Rodari, che lo faranno sempre riconoscere per la sua originalità. Dopo la Liberazione del 25 aprile 1945 iniziò la carriera giornalistica in Lombardia, dapprima con il giornaletto ciclostilato Cinque punte, poi dirigendo L’Ordine Nuovo, periodico della Federazione Comunista di Varese.
Nel frattempo pubblicò alcune trascrizioni di leggende popolari e dei racconti anche con lo pseudonimo di Francesco Aricocchi. Nel 1947, approdò a L’Unità di Milano, su cui, due anni dopo, iniziò a curare la rubrica La domenica dei piccoli. Nel 1950 lasciò Milano per Roma, dove fondò e diresse, con Dina Rinaldi il giornale per ragazzi Pioniere (settimanale dell’API, Associazione Pionieri d’Italia), con cui collaborò per una decina d’anni, fino alla cessazione della pubblicazione. Collaborò con Paese Sera come inviato speciale e nello stesso periodo iniziò a collaborare con Rai e BBC, come autore del programma televisivo per l’infanzia Giocagiò.
A parlare di lui a Chiari ci sarà sul palco Pino Boero, che ha insegnato, come professore ordinario, Letteratura per l’infanzia e Pedagogia della lettura presso la Facoltà (ora Dipartimento) di Scienze della Formazione dell’Università di Genova e che ha conosciuto il maestro Rodari. Accanto a Boero siederanno Alberto Poletti, il direttore del Parco della Fantasia dedicato al maestro Rodari nella sua città natale di Omegna; Grazia Gotti, una delle maggiori esperte in Italia di letteratura per l’infanzia e il pedagogista e segretario del Cemea GianFranco Staccioli.
Nel pomeriggio, invece, dalle 15,00 alle 16 Roberto Piumini terrà un laboratorio dal titolo “Parlare ai grandi della poesia per i piccoli”. Inoltre in concomitanza con il convegno sarà inaugurata la mostra di disegni dedicati alle fiabe di Rodari illustrati da Giulia Orecchia.
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