La Legge di Bilancio 2019 contiene norme che prorogano tutte le graduatorie dei concorsi pubblici a partire dal 2010, offrendo agli idonei la possibilità di essere assunti nella Pubblica Amministrazione. Tuttavia, questa prospettiva è stata esplicitamente preclusa per gli idonei ai concorsi nella pubblica istruzione: i c.d. “idonei fantasma”, categoria creata dalle storture della “Buona Scuola”. Docenti abilitati, esperti, competenti che hanno superato il durissimo concorso a cattedra del 2016 e che, allo scadere delle graduatorie di merito, vedranno vanificato il loro impegno e umiliata la loro professionalità.
La beffa ulteriore consiste nel fatto che le Graduatorie del concorso a cattedra 2018, procedura dichiaratamente “NON selettiva”, sono destinate a durare fino al loro esaurimento, mentre sono destinate a decadere SOLO le Graduatorie di Merito del concorso 2016, altamente selettivo e passato alla storia per le elevatissime percentuali di bocciati.
Gli “idonei fantasma” del concorso docenti 2016, alla luce di quanto approvato in Legge di Bilancio 2019, fanno appello al Capo del Governo Giuseppe Conte, al vice premier Matteo Salvini, al Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti e al Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio affinché sia posto immediatamente riparo a tale inaccettabile discriminazione e alle storture del precedente governo, come promesso in campagna elettorale e come ribadito nelle scorse settimane, con l’impegno a prorogare le Graduatorie di Merito del concorso 2016 insieme a tutte le altre graduatorie della Pubblica Amministrazione.
Gli idonei chiedono giustizia per aver superato un concorso altamente selettivo, al fine di non essere scavalcati da chi ha superato solo un percorso dichiaratamente non selettivo.
Finora solo incontri, tante promesse e nessuna tutela, neppure una semplice proroga!
Poniamo al governo una semplice domanda: perché una procedura non selettiva come il concorso 2018 partorisce graduatorie eterne mentre un concorso duramente selettivo partorisce graduatorie che dovranno decadere, il tutto in mezzo ad un diffuso prorogare delle graduatorie degli idonei?
Perché, insomma, DISCRIMINARE proprio noi idonei fantasma del durissimo concorso a cattedra 2016?!
Chiediamo al Capo del Governo, e ai ministri Bussetti, Di Maio e Salvini di provvedere affinché si realizzi quanto ha affermato anche di recente il Presidente Mattarella, in occasione della nomina dei nuovi Cavalieri del Lavoro: “Il merito va riconosciuto perché presuppone fatica personale, sacrificio, e ancor più perché il valore prodotto diffonde i benefici”.
Ricordiamo al Capo del Governo e ai Ministri Bussetti, Di Maio e Salvini che riconoscere il merito nei pubblici concorsi significa rispettare gli articoli 3 e 97 della Costituzione e i principi fondamentali del diritto amministrativo, ovvero perseguire il pubblico interesse, l’economicità, il buon andamento, l’efficienza e la speditezza dell’azione amministrativa. Prorogare le Graduatorie di Merito del concorso a cattedra 2016 insieme a tutte le altre graduatorie, non è soltanto un atto dovuto per scongiurare una ingiusta discriminazione, ma realizza l’obiettivo di evitare l’inutile dispendio di risorse pubbliche.
Ricordiamo all’attuale governo il principio dello scorrimento delle graduatorie di merito, enunciato a chiare lettere anche nel «decreto D’Alia», convertito dalla legge n. 125 del 2013, che all’articolo 4, dispone come non si possano indire nuove procedure concorsuali se non vengano prima assorbiti gli idonei delle tornate concorsuali precedenti e obbliga le amministrazioni pubbliche a procedere alla loro assunzione, ove intendano coprire nuovi posti in organico nel triennio di vigenza della graduatoria concorsuale.
Non ci potrà mai essere un effettivo CAMBIAMENTO, se nel nostro ordinamento, continueranno ad esistere discriminazioni e diseguaglianze per giunta proprio ai danni del merito. E, per di più, ciò avviene in un settore strategico per la crescita del Paese, quale quello della istruzione e della formazione.
Direttivo Comitato idonei secondaria concorso docenti 2016