“Vogliamo trovare una soluzione in tempi brevi. In attesa della sentenza del Consiglio di Stato stiamo lavorando a una norma che ci consenta di fare valutazioni rispetto alle graduatorie in essere per riavviare il sistema normalmente”.
Profumo insomma, secondo quanto riferisce la stampa comasca, starebbe preparando una legge che permetta ai dirigenti vincitori di essere nominati anche se il Consiglio di Stato si pronunciasse in modo contrario.
Il problema riguarda i nuovi dirigenti della Lombardia la cui nomina è stata bloccata da un ricorso al Tar presentato dai concorrenti esclusi. L’accusa è l’uso di buste trasparenti se messe in controluce. In attesa delle sentenza del 20 novembre del Consiglio di stato, sono in molti a chiedere una soluzione politica, condivisa fra l’altro dai sindacati della scuola di Como, provincia dove ci sono oltre 20 scuole affidate a reggenza. E infatti, riporta la stampa locale, Adria Bartolich segretaria di Cisl-Scuola così commenta quando detto del Ministro: “La cosa importante è che chi ha superato le prove sia messo in servizio. Per ristabilire il diritto rifacciano il concorso per gli esclusi, ci sono i posti. Ma non si dica a chi l’ha superato che si è scherzato”.
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