Un tweet scritto da una madre in merito alla sua reazione di fronte ad una palese bugia detta dal proprio figlio per non andare a scuola è diventato virale tanto da raggiungere quasi due milioni di visualizzazione e sollevare un vespaio di polemiche.
Eccone il contenuto: “Figlio 2 dice di avere mal di testa e salta scuola. Lo sgamo con il tablet nascosto sotto il cuscino mentre finge di dormire. All’uscita lo porto dalla maestra e lo sp*****o davanti a tutta la classe. Lui piange ma impara la lezione. I bugiardi non li perdono, mai”.
Quasi nessuno si trova d’accordo con la donna, accusata di aver usato un metodo poco ortodosso e forse addirittura dannoso per “punire” il proprio figlio. Durissime le reazioni: “Comportamento molto poco educativo che non aiuterà per niente”, “Umiliare non è mai la scelta giusta”, hanno scritto degli utenti.
“Lo ritengo molto educativo. I bambini vanno responsabilizzati non protetti a prescindere. Mettere un figlio di fronte alle responsabilità e alle conseguenze dei propri errori è sempre la scelta giusta”, ha risposto l’autrice del tweet.
Ecco altre reazioni: “Non si fiderà più di te. Provo pena per tuo figlio che ha una persona come te come genitore”, “Già quel verbo è di una volgarità indicibile, per un’educatrice. C’è molto da lavorare. su di te. Lascia perdere questa brutta intransigenza e cerca altri metodi”, “Quello che hai fatto non è fargli ‘imparare la lezione’ ma umiliarlo davanti agli altri per ‘errori’ ai quali tu non hai saputo trovare una soluzione adatta, non lui”. “Non riesco a credere che una madre possa umiliare il figlio in questo modo creando in lui una ferita piscologica gravissima. Inoltre potrebbero intervenire i servizi sociali. Penso e spero che sia un provocazione”.
Proprio sull’umiliazione l’anno scorso si è aperto un grande dibattito in seguito alle parole pronunciate dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Secondo quest’ultimo per arginare il fenomeno della violenza tra giovanissimi occorrerebbe intervenire con “forme diverse di sanzioni nei confronti di quegli studenti che non hanno capacità di rispettare le regole”. “Una cosa che mi è sempre parsa molto utile, sono i lavori socialmente utili”, ha spiegato il ministro.
Le parole del ministro hanno provocato una vera e propria onda mediatica, passando da social in social. “Valditara ignora completamente le neuroscienze. E’ pericoloso. Questo tizio è convinto che le punizioni siano ‘educazione’”, “sembra che odi gli studenti”, “insegni a tuo figlio la considerazione in ogni occasione della dignità propria ed altrui. Poi arriva qualcuno e sostiene che l’umiliazione aiuta a crescere”, questi sono solo alcuni dei commenti di utenti di Twitter sule parole del ministro.
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