Home Politica scolastica Una maxi-devastazione della scuola pubblica statale

Una maxi-devastazione della scuola pubblica statale

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Abbiamo letto il maxiemendamento e scopriamo che la “mediazione” di cui parla la Puglisi si è trasformata in un peggioramento del già indecoroso provvedimento sulla scuola pubblica statale. Con un artificio da risiko il governo si inventa la tripla immissione in ruolo, attraverso tre momenti caotici e confusionari, con dubbi profili di costituzionalità e derogando al testo unico nella seconda e terza fase, stabilendo una procedura nazionale coattiva che costringerà all’esodo di massa migliaia di docenti.

Se guardiamo poi ai numeri relativi all’organico di potenziamento, ci chiediamo come sia possibile prevedere per il sostegno in tutta la Sicilia appena 649 posti di potenziamento quando solo a Palermo nell’anno scolastico 2014/2015 le supplenze al 30 giugno sul sostegno in tutti gli ordini e gradi sono state più di 500; il Miur è consapevole di stare svuotando le scuole siciliane di insegnanti(trasferendoli coattivamente al nord) e lasciando gli alunni disabili senza docenti?

Come verranno coperte le cattedre al 30 giugno sulle classi comuni che non rientreranno nell’organico di potenziamento perché sottostimato largamente dal Miur? L’organico di fatto rientrerà nella sua totalità nell’organico di potenziamento?

Le assegnazioni provvisorie previste per il 2014/2015 verranno fatte su tutti i posti disponibili e autorizzati, come scritto nel testo, sottraendo organico alle immissioni in ruolo? I docenti che in questi giorni stanno facendo domanda di assegnazione e utilizzazione per infanzia e primaria secondo le vecchie regole, vedranno in un secondo momento riaprirsi i termini per le domande? I nostri dubbi evidenziano solo alcune delle criticità del testo e i problemi che si presenteranno.

Siamo certi che la scuola pubblica statale comincerà a settembre nel caos e nella totale disorganizzazione, con organici “sballati” e situazioni critiche, tutte frutto di una idea di scuola padronale e dozzinale, largamente rappresentata dalla mossa autoritaria che prevede la fiducia su un riforma che il mondo della scuola da due mesi dice di non volere. Che il governo cada sulla scuola, per evitare che la scuola pubblica statale cada in un baratro senza fine!!!