Mentre alla Camera prosegue l’esame del ddl sulle norme di autogoverno della scuola, anche associazioni e movimenti continuano il lavoro di controinformazione nel tentativo di bloccare (o almeno di rendere meno agevole) il percorso parlamentare del provvedimento.
E, per ottenere maggiore visibilità, dopo l’ultima assemblea nazionale svoltasi a Roma il 23 settembre associazioni e movimenti hanno dato vita ad una sigla nuova (Coordinamento Nazionale per la Scuola della Costituzione) alla quale fanno riferimento le principali realtà territoriali di Roma, Bologna, Firenze, Milano e altre città.
Il punto di vista del Coordinamento è sintetizzato in un documento in cui viene analizzato il concetto stesso di autonomia scolastica e bisogna ammettere che l’idea esposta merita qualche approfondimento.
“L’autonomia nell’ambito scolastico – sostiene il Coordinamento – può essere intesa come quella delle singole scuole all’interno di un sistema governato dal Ministero; può invece essere un’autonomia del sistema scolastico nel suo complesso”.
L’idea del Coordinamento è che l’intero sistema scolastico nel suo complesso debba essere organizzato sul principio della libertà d’insegnamento.
In altre parole l’autonomia non riguarda solo la singola scuola ma l’intero sistema: “Quando si afferma l’esigenza di un governo democratico della scuola e dell’autonomia scolastica a garanzia della libertà d’insegnamento, ovviamente ci si riferisce non solo alle singole scuole, ma al sistema scolastico nel suo complesso”.
La sintesi del ragionamento è quasi uno slogan: “Non si può scindere l’autonomia delle singole istituzioni dall’autonomia del sistema scolastico nel suo complesso”.
Il corollario è d’obbligo: “Un governo democratico delle singole scuole, in un sistema che nella sua complessità è governato dal Ministro, è una mistificazione dell’autonomia e della stessa democrazia delle singole scuole”.
Se la linea politica è chiara, non sono per il momento altrettanto chiare le modifiche legislative che il Coordinamento nazionale propone per superare i limiti del tutto evidenti dell’impianto attuale della governante della scuola.
Ma probabilmente nelle prossime settimane se ne saprà qualcosa di più.
Intanto per il 13 ottobre il Coordinamento ha in programma a Firenze un seminario nazionale di studio in cui si parlerà proprio di questo.
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