L’Ordinanza Ministeriale n.10 del 16 maggio 2020 ha aumentato del 50% i crediti scolastici dei maturandi senza aumentare del 50% anche il Bonus.
Questo ha di fatto penalizzato solo gli studenti che ottengono all’esame un punteggio tra 80 e 94 senza l’eventuale Bonus. In particolare, gli studenti che hanno avuto una valutazione compresa tra il 92 e il 94 non hanno più potuto ambire al 100 perché, essendo il Bonus rimasto ad un massimo di 5 punti, la loro valutazione finale si ferma tra il 97 e il 99.
Dove sta il problema? Nel fatto che questi studenti fino al 15 maggio potevano tutti ambire al 100, ma di colpo il decreto li ha esclusi.
Facciamo un esempio: se uno studente aveva 36 punti di credito prima della riconversione, aumentandoli del 50% sono diventati 54. Nel primo caso, supponendo una valutazione massima all’esame, poteva arrivare al 100 con soli 4 punti di Bonus, nel secondo caso, anche con 5 punti di Bonus, non può superare il 99.
In quasi tutte le classi che hanno affrontato la maturità quest’anno ci sono casi di questo tipo. Eppure, per non penalizzare questi studenti bastava aumentare anche il Bonus del 50%, portandolo al massimo di 8 punti.
C’è da chiedersi se sia stata una scelta da parte di chi ha pensato l’Ordinanza oppure se sia stata una svista. Rimane comunque il fatto che questa situazione ha penalizzato solo una parte degli studenti, tra l’altro i più capaci.
Ruggero Da Ros
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