Un nostro lettore, Donato Mazzei, docente di una scuola Tecnica di Treviglio (BG), propone un modello per la ripresa della scuola a settembre.
Nell’incertezza attuale, in mancanza di linea guida per l’apertura della scuola, in attesa di maggiori risorse che permettano la formazioni di classi con un numero ridotto di studenti (massimo 15 studenti) contribuisco alla ricerca di una soluzione per l’avvio della Scuola
Occorre riflettere e individuare una soluzione organizzativa didattica per avviare una scuola agile, funzionante già il 1° settembre che offra pari opportunità e garantisca sicurezza a tutti.
La proposta è avanzata da un docente di una scuola del secondo ciclo, un istituto tecnico, ma è valida con opportune riflessioni e valutazioni anche per le scuole del primo ciclo, ponendo maggiori attenzione agli aspetti educativi e, quindi, nell’offrire più relazione in presenza.
La proposta si struttura e si realizza nel mode seguente:
Didattica tutta in presenza
La proposta potrebbe essere migliorata e strutturata con momenti di didattica in presenza e a distanza, con moduli orario ridotti per facilitare e rendere più efficace la didattica.
Una didattica mista in presenza e a distanza richiederebbe però maggiori investimenti per fornire, a chi ne è sprovvisto, i devices e la connessioni alla rete che sono mancate in questa fase di chiusura dettata dall’emergenza..
Vantaggi immediati
Allego alla presente uno schema orario con didattica mista: didattica in presenza e didattica a distanza
Nello schema seguente , organizzato per un Istituto tecnico, la presenza in istituto sarebbe pari al 25% della popolazione studentesca con evidenti vantaggi per la sicurezza.
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