Una scuola crudele che favorisce in tutti i modi possibili i figli dei ricchi?

Ho seguito la storia sulle affermazioni di Concita De Gregorio, ex direttrice dell’Unità. E’ un po’ triste constatare che si scagliano contro agli studenti dei professionali soprattutto intellettuali di sinistra: ricordo Margherita Hack, una dirigente scolastica della CGIL e, adesso, la ex direttrice dell’Unità.

Dopo essersi imborghesiti mandano i loro figli nei licei più rinomati e lanciano messaggi di disprezzo verso chi non può permettersi di frequentare un liceo. E’ una vergogna e nello stesso tempo qualcosa di indecente.

Io immagino che qualche scrittore alla Charles Dickens possa sputare in faccia a tutti questi benpensanti la crudele realtà della scuola italiana, con docenti che agiscono come Kapò al fine di conservare e difendere l’ordine costituito (ci sono eccezioni che hanno dovuto affrontare processi contro le sanzioni disciplinari ricevute, vedi il caso della Sicilia, Rosa Maria Dell’Aria, di circa tre anni fa).

Noi promuoviamo una scuola crudele che favorisce in tutti i modi possibili i figli dei ricchi. Perciò siamo dei custodi di una scuola criminale che condanna molti studenti ad una cultura sguattera e incline al sistema di potere costituito.

Le indignazioni lette non sono altro che indignazioni sistemiche che non fanno altro che difendere lo status quo di una scuola che eroga Cultura accademica ai figli dei ricchi e cultura da infarinatura agli altri.

C’è poco da girarci intorno, questa scuola mostro l’hanno creata i ricchi a loro immagine e somiglianza.

Vincenzo Cotrone