La King Ethelbert School di Birchington, nell’est del Kent è un istituto secondario dove fino a qualche anno fa gli allievi finivano il loro ciclo di studi con risultati pessimi: solo il 14 per cento riusciva a chiudere gli esami di maturità con voti buoni, mentre gli altri se la cavavano con scarse sufficienze o insufficienze.
Fino a quando è arrivata, scrive Il Corriere della Sera, la preside Kate Greig, la quale anziché lamentarsi e lasciare che le cose rimanessero com’erano, ha cercato una chiave per cambiare il sistema.
E a chiesto aiuto a William Shakespeare. Gli insegnanti hanno introdotto lezioni di teatro e drammatizzazione e i ragazzi si sono come risvegliati. Hanno preso sicurezza, si sono messi in gioco. E attraverso i versi delle commedie del Bardo hanno incontrato la passione per la lingua inglese e la letteratura. Ma non solo. Perché con le opere di Shakespeare in mente, anche le lezioni di storia sono diventate più appassionanti e quelle di scienze, durante le quali gli allievi hanno studiato il corpo umano in relazione alla rappresentazione della malattia e della morte nei drammi del commediografo.
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Per non parlare delle lezioni di letteratura e grammatica, che ormai cominciano con i banchi riorganizzati a cerchio, per creare una specie di arena, e gli allievi e i docenti che declamano parti delle commedie, analizzando come sono costruite. Risultato: all’ultima tornata di esami Gcse l’estate scorsa più della metà degli allievi (il 55%) è uscita con un punteggio lusinghiero (compreso fra A* e C). Alla fine dell’anno si tiene una rappresentazione teatrale che coinvolge tutta la città e che si svolge in spazi diversi, dalla scuola ai luoghi simbolo della comunità cittadina.
Il vero cambiamento, secondo la preside, è stato proprio questo. Gli alunni, scrive Il Corriere, hanno ritrovato interesse, ma anche i loro genitori si sono sentiti coinvolti e hanno scoperto che il teatro, che ritenevano un affare da gente alla moda e ricca, fa invece parte anche della loro tradizione, provinciale e meno benestante.
Negli ultimi dieci anni la Royal Shakespeare Company ha raggiunto oltre cinquecento scuole del paese, coinvolgendo nei suoi programmi di drammatizzazione e riscoperta dei testi poco meno di 700 mila alunni. Il programma prevede una formazione specifica per gli insegnanti e poi interventi della compagnia a scuola, ma il cambiamento di rotta è significativo. Per loro ora il teatro è una forma di evasione e di riscoperta.
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