“Una scuola migliore”: incontro a difesa della scuola a Monterotondo

Molti docenti del distretto scolastico di Monterotondo (Roma) hanno aderito alla mobilitazione proclamata da tutte le Organizzazioni sindacali firmatarie della scuola, che culminerà nella grande manifestazione nazionale a Roma prevista per il giorno sabato 18 aprile p.v. con lo scopo di chiedere emendamenti sostanziali al disegno di legge del Governo Renzi, appellato “la buona scuola“ come se, fino ad oggi, ciò che è stato offerto ai nostri predecessori e che per decenni ha rappresentato il modello di riferimento degli altri Stati europei, sia stata una ”cattiva scuola“.

Il pudore e la dignità che contraddistinguono questa categoria di lavoratori, il malcontento per un contratto sequestrato/congelato da anni, le innumerevoli attività svolte ma non visibili e perciò non apprezzate da tanti, le iniziative attuate a costo zero, senza remunerazione, senza riconoscimenti morali o di carriera, la diffamazione subita da anni perché considerati lavoratori privilegiati che fanno tre mesi di vacanza l’anno, non fanno rumore ma non per questo il silenzio vigilante significa che docenti e Ata siano disposti al sacrificio estremo: diventare succubi del dispotismo manageriale.

La “buona scuola“ di cui parla il signor Renzi aspira a trasformarci in esecutori di ordini e disposizioni, di controlli censuranti e di monopolio economico che aprono la strada alla repressione della funzione docente, della loro creatività e dello spirito d’iniziativa. Uniche risorse che da sempre hanno compensato le tante lacune della nostra bistrattata scuola pubblica, proprio da chi doveva invece rinnovarla e proteggerla. I lavoratori tutti della scuola e, soltanto essi, l’hanno DIFESA e fatta sopravvivere.

Con quella stessa creatività che vorrebbero toglierci, abbiamo deciso, in tanti, di autonomamente organizzare il nostro giorno del NO alla scuola dei padroni, dell’autoritarismo, dello strapotere economico dove è completamente assente lo spazio umano e formativo schiacciato da un’ipocrita logica meritocratica a senso unico, come lo è tutto il disegno di legge che scaturisce dall’alto, propagandato e supportato da un referendum affatto trasparente, senza alcun dialogo con i protagonisti della scuola e nel rispetto dei diritti sindacali faticosamente conquistati e che si vorrebbero cancellare.

Noi lotteremo per DIFENDERE la nostra scuola.

Vogliamo un rinnovamento che parta dal basso, dalle esigenze verificabili, sentite e condivise. Vogliamo un rinnovamento che ci veda lavorare in contesti dignitosi. Vogliamo un rinnovamento dove la cultura e le iniziative abbiano il posto principale che spetta loro di diritto. Una scuola dove la competizione non sia per guadagnare di più ma dove si abbia voglia di fare di più non per sé stessi ma per coloro a cui essa è destinata. Un rinnovamento che non trasformi questa particolare creatura in un mostro dove la logica economica stravolga i valori e l’attenzione agli aspetti formativi , in primis quelli umani, invece di trasformare gli studenti in manodopera a costo zero senza alcun futuro.

Chi desidera davvero rinnovare si preoccupa di dare e non soltanto di pretendere. Non omette di adeguare i riconoscimenti economici agli standard europei. Non avanza arroganti pretese di valutazione ( Invalsi, autovalutazione etc.) Valutare cosa? Quanto siamo stati pazienti forse?

Con queste amarezze ma con questa voglia di difendere questa nostra scuola ci incontreremo, docenti , Ata, studenti, cittadini, personaggi dello spettacolo e della cultura, sabato 11 aprile dalle ore 10.30 alle ore 19.30 presso la Biblioteca comunale di Monterotondo per confrontarci ed esprimere il nostro fermo no a questa che si vorrebbe far passare come riforma epocale. Neppure i più discutibili ministri della nostra storia repubblicana, avevano mai osato spingersi così vicino al disastro. 

I lettori ci scrivono

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