La nuova figura professionale è l’operaio dell’istruzione, cioè il docente che non spiega più, che non fa verifiche scritte, che non interroga ma che fa assegna voti alti, fa progetti di ogni genere. Il sistema scolastico messo su dalla “Buona Scuola” illude soltanto gli alunni, li fa sembrare tanti “soloni”, vuoti culturalmente, perché imbevuti di voti alti cono conoscenze molto, ma molto risicate.
Questo non è colpa dei docenti, questo è colpa di un sistema d’istruzione malato, falso, ipocrita che illude ma non crea futuro. La scuola vera, quella autentica, non si costruisce sui numeri e sulle percentuali, si costruisce sulle persone che quotidianamente lavorano sodo e in silenzio nelle classi senza fare clamore, senza gongolarsi per questo o quel progetto.
Se un alunno non ha studiato e l’insegnante ha utilizzato tutte le strategie per migliorare il suo livello di apprendimento, il docente ha il dovere di mettergli l’insufficienza per far capire all’alunno dove sono i suoi limiti e le sue manchevolezze. La figura del Dirigente scolastico deve ritornare nell’alveo del “Preside”, perché quando i Dirigenti scolastici erano “Presidi” erano dipendenti dello Stato umani. Al Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti il difficile compito di raddrizzare la scuola e si ripristinare la democrazia.
Mario Bocola
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