La Scuola Normale superiore di Pisa istituirà una nuova sede a Napoli.
Lo prevede un emendamento dei relatori Silvana Comaroli (Lega) e Raphael Raduzzi (M5s) alla manovra, presentati in commissione Bilancio alla Camera.
Il distaccamento della Normale si chiamerà Scuola superiore meridionale e avvierà un triennio sperimentale dall’anno accademico 2019-2020 al 2021-2022.
La nascita della struttura, si legge nella proposta di modifica, ha l’obiettivo di rafforzare la partecipazione dell’Italia al progresso delle conoscenze e alla formazione post laurea, anche mediante l’adesione alle migliori prassi internazionali oltre che assicurare una più equa distribuzione delle scuole superiori nel territorio nazionale.
I locali verranno messi a disposizione dall’Università Federico II di Napoli.
La proposta di modifica autorizza per il progetto la spesa di 8,2 milioni di euro nel 2019, circa 21 milioni nel 2020, 18 milioni nel 2021, 17, 8 milioni nel 2022, 14 milioni nel 2023, 9 milioni nel 2024 e 3 milioni nel 2025.
L’idea della sede meridionale del prestigioso ateneo toscano fondato nel 1810, è stata lanciata dal direttore della Normale, Vincenzo Barone, e dal rettore della Federico II, Gaetano Manfredi.
Il progetto prevede in futuro anche l’apertura di una Normale a Milano e una anche a Palermo.