Alle scuole medie dell’istituto comprensivo Oderda Perotti a Carrù, in provincia di Cuneo, si è appena conclusa la “settimana arcobaleno”, come si può leggere dallo stesso sito della scuola e come riporta La Stampa. La settimana dal 6 al 10 marzo è stata dedicata ad attività alternative alle classiche lezioni frontali molto particolari. Ecco di che si tratta.
Si va dai “Cacciatori di microplastiche” alle lezioni di cucito, dal cheerleading alla magia. Poi fotografia, musica, escape room, basket, karate, yoga, trama e ordito, bocce, giocoleria, giornalismo, scacchi e molto altro. Non manca il “Viaggio alla scoperta di sé” per potenziare l’autostima attraverso danza e teatro, e due iniziative che hanno riscosso grande successo, un po’ a sorpresa: il laboratorio di piemontese e quello chiamato “Nei panni di un insegnante “in cui vengono organizzate attività da proporre ai bambini della scuole dell’infanzia e primaria.
Esperti esterni hanno collaborato gratis
Queste sono le attività che hanno coinvolto gli alunni; ma qual è l’obiettivo di questo progetto? Stare insieme e riappropriarsi degli spazi scolastici e dell’opportunità di stare insieme agli altri, di fare gruppo senza la suddivisione delle classi, dopo la pandemia da Covid-19. Grazie a questa iniziativa gli alunni hanno potuto anche imparare divertendosi e, perché no, scoprire e coltivare talenti e passioni.
Le attività sono state coordinate dagli stessi docenti, con l’aiuto di esperti esterni, che hanno offerto gratuitamente la loro disponibilità.
Modello della scuola finlandese?
Queste attività sembrano ricalcare un po’ il modello della scuola finlandese, basato su una didattica “attiva”, del “fare”. Il sistema scolastico del paese nord europeo è unico nel suo genere. Non esistono interrogazioni alla lavagna; si punta maggiormente sull’acquisizione di abilità, ad esempio con lezioni di economia domestica. I programmi sono ministeriali ed esiste un numero minimo di lezioni per ogni materia. Ogni scuola poi gode della propria autonomia.