Si tratta della scuola elementare Guicciardini a Roma dove il preside è stato accusato di limitare la bambina per la “sproporzione inaccettabile” che “limita la stessa bambina”.
Il legale della famiglia ha fatto presente che, conoscendo le abitudini dei bambini, questi tendono a creare gruppetti, data l’età, in base al sesso. La bimba rischia quindi di trovarsi in una condizione di emarginazione che preoccupa i genitori.
Altri malumori, in quella classe, sono dati dall’alto numero (in proporzione) dei bambini straniere, che potrebbero rallentare l’attività didattica a causa di eventuali problemi linguistici
“In ambito scolastico si può asserire che tra i sei e i dieci anni i bambini tendono a costituire gruppi di amici per genere: mentre le bambine amano l’intensità della relazione, i maschi vivono legami più estesi che si concretizzano nella partecipazione ad attività e giochi di gruppo. La presenza di un’unica bambina è limitante per la stessa, che ha bisogno di relazioni con persone dello stesso sesso”.
Anche la presenza di stranieri nella sezione A ha scatenato: “qualche malumore nella sezione A lo solleva anche la proporzione italiani-stranieri poiché il cinquanta percento degli alunni della classe non è nato in Italia, con la conseguenza che “possono sorgere problemi didattici legati alla lingua”.
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